L'Avv. Soave risponde: "Responsabilità medica" - Il Broker.it

L’Avv. Soave risponde: “Responsabilità medica”

Con l’ordinanza n. 20754/2020, la Cassazione ha stabilito che se il paziente si reca in ospedale con chiari sintomi da infarto non può essere mandato a casa, neanche se non è possibile disporre tempestivamente il dosaggio degli enzimi.

Il medico che non lo trattiene incorre, pertanto, in responsabilità.

Nella fattispecie, un uomo – al primo ingresso in ospedale- aveva manifestato un dolore toracico severo e prolungato.

Gli accertamenti avevano evidenziato una storia clinica “sospetta” e un elettrocardiogramma con alterazioni equivoche.

Secondo i giudici del merito la morte dell’uomo per infarto miocardico non si può attribuire ad un evento improvviso e perciò imprevedibile e non a una patologia cardiaca.

Tesi confermata dalla CTU espletata nel corso del giudizio.

Secondo gli Ermellini, dunque, va affermata la responsabilità del medico per non avere tenuto una condotta improntata a un adeguato controllo del paziente: trattenendolo in ospedale, ne avrebbe potuto evitare, con buone probabilità, il decesso.

            Avv. Gian Carlo Soave.

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