Report IVASS 2020: l’analisi del Presidente Daniele Franco - Il Broker.it

Report IVASS 2020: l’analisi del Presidente Daniele Franco

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logo ivassIl 18 Giugno scorso è stata presentata, a Roma e in contemporanea in web conference, la Relazione sull’attività dell’IVASS nel 2019.

Durante questa occasione, il Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Daniele Franco, ha espresso le sue considerazioni sull’andamento del settore assicurativo ed ha analizzato gli effetti della crisi causata dalla pandemia di Coronavirus, sui soggetti coinvolti in questo ambito.

Vediamo, quindi, l’analisi della situazione fatta dal Presidente dell’IVASS e gli aspetti sui cui c’è ancora bisogno di lavorare, oltre ad alcuni dati estrapolati dal Report.

 

Le considerazioni del Presidente dell’Ivass Daniele Franco

Le parole del Presidente dell’IVASS Daniele Franco, in occasione del Report annuale, evidenziano gli effetti della crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 sulle imprese, individui e famiglie, in relazione al settore assicurativo.

Il 2019 è stato un anno positivo per le assicurazioni e gli intermediari assicurativi. Infatti, la raccolta premi era oltre i 140 miliardi di euro, con una crescita del 4% rispetto al 2018.

Gli effetti del Covid hanno profondamente modificato questa situazione: dalle analisi svolte, risulta che a fine Marzo la solvibilità delle compagnie era scesa in media del 25%.

Il meccanismo di volatility adjustment si è rivelato decisamente inadeguato ed erano necessari maggiori strumenti per fronteggiare l’emergenza.

Per porre rimedio a queste mancanze, l’IVASS è favorevole a lavorare insieme all’EIOPA, su di un pacchetto di misure pensate per i momenti di crisi.

Per quanto riguarda la protezione dei consumatori, invece, l’IVASS ha registrato un calo del 50% dei sinistri nel periodo di lockdown, per via della riduzione forzata della circolazione. E questo ha indubbiamente portato ad una riduzione dei costi per le imprese.

Daniele Franco ritiene che sia strettamente necessaria una riorganizzazione della normativa dell’intero settore assicurativo, al fine di eliminare il divario tra i prezzi di diverse aree d’Italia, soprattutto per i contraenti più giovani.

Diamo, adesso, un’occhiata ai numeri delle assicurazioni in Italia, per il 2019.

 

I numeri delle assicurazioni in Italia

I dati pubblicati dall’IVASS per le assicurazioni in Italia possono farci capire lo stato di salute di questo settore, prima dell’instabilità e delle problematiche causate dalla pandemia di Covid.

In Italia, lavorano nel ramo assicurativo 98 imprese nazionali e 3 rappresentanze di imprese extra SEE (Spazio Economico Europeo), che hanno l’84% dei premi totali. Il restante 16% se lo dividono 239.204 intermediari assicurativi come agenti e broker.

Il totale dei premi raccolti in Italia nel 2019 ammonta a 140 miliardi, suddivisi tra il ramo delle assicurazioni vita (106 miliardi con una crescita del 3,9% rispetto al 2018) e il ramo danni (che ha visto un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo soglia 34 miliardi).

I premi raccolti all’estero o in riassicurazione ammontano a 4 miliardi di euro.

Per quanto riguarda la percentuale rispetto al PIL, nel 2019 i premi raccolti in Italia hanno raggiunto il 7,8%: per il ramo assicurativo vita sono stati pari al 5,9%, mentre il ramo danni ha raggiunto l’1,9% del Prodotto Interno Lordo.

Nella Classifica dell’OCSE del 2018, l’Italia si era piazzata al 9° posto per rilevanza del ramo assicurativo vita rispetto al PIL, mentre per quanto riguarda i danni ci siamo posizionati molto più indietro, al 23° posto.

96 miliardi di euro è la cifra rimborsata per sinistri nel 2019, dagli istituti assicurativi vigilati dall’IVASS. Di questi, 76 miliardi per il ramo vita (pari al 71% dei premi raccolti) e 20 miliardi nel ramo danni (che equivale al 64%).

Per quanto riguarda, invece, il ramo auto, nel 2019 il premio medio delle polizze r.c. ammonta a 414 euro, con un calo del 2% rispetto al 2018. Per cicli e motocicli, invece, il premio medio si è alzato del 2% dall’anno precedente, fino a raggiungere i 271 euro.

Per le automobili, i sinistri hanno un costo medio di 4.186 euro, pari al 6,4% delle polizze. Mentre per ciclomotori e motocicli si scende al 3,5% delle polizze, ma con un costo medio più alto, pari a 6.302 euro.

 

Cosa si può imparare dai momenti di crisi

Dalle considerazioni  del Presidente dell’IVASS Daniele Franco, si può evincere come il settore assicurativo si stia muovendo per contribuire attivamente allo sviluppo e alla ripresa dell’economia post-Covid.

Alla base di questo intento, c’è la necessità di nuovi stimoli alla collaborazione tra istituzioni, imprenditori e consumatori, per raggiungere una cooperazione che punti verso gli stessi obiettivi.

Il primo passo è sicuramente verso un modello economico sostenibile, con un occhio di riguardo per l’ambiente.

Particolare attenzione è stata rivolta anche ai rischi, diretti e indiretti, derivanti da calamità naturali e/o pandemie, come ad esempio l’interruzione delle attività produttive.

L’obiettivo è quello di trovare un modello di valutazione e prevenzione dei rischi per questo tipo di eventi, particolarmente difficili da mitigare.

Altro aspetto fondamentale da approfondire, è quello assicurativo per il settore sanitario, sia per le strutture private che pubbliche.

Per quanto riguarda, invece, l’aspetto tecnologico, l’IVASS punta a promuovere lo sviluppo dell’InsurTech e della sicurezza delle infrastrutture informatiche e dei rischi cibernetici.

Per questo, è stato attivato un Innovation Hub pensato per mettere in contatto e facilitare la discussione in merito ai temi legati all’innovazione tecnologica nel settore assicurativo, come pure agli aspetti regolamentari, di vigilanza e condotta di mercato.

Si sta già lavorando, inoltre, sull’impiego della blockchain e degli smart contract per offrire polizze totalmente digitali.

Case History di blockchain in Insurance: Poleecy.

La pandemia, poi, ha indubbiamente favorito un balzo in avanti verso il digitale, per cui anche il mondo assicurativo sta lavorando sull’impiego sistematico delle tecnologie che permettono l’identificazione a distanza, come SPID e firma elettronica.

Questo periodo di crisi, ha poi evidenziato un forte bisogno di innovazione dei prodotti e di chiarezza per offrire al cliente trasparenza e protezione.

Dal report dell’OCSE-PISA del 2018, l’Italia si posiziona decisamente in basso nella classifica relativa alla conoscenza finanziaria dei giovani.

Durante l’emergenza, è emerso infatti il bisogno di maggiore informazione per i consumatori, per poter valutare quali prodotti assicurativi sono i migliori per i propri rischi.

Questi sono, in conclusione, gli aspetti su cui il Presidente dell’IVASS sostiene che ci sia bisogno di lavorare, per offrire ai consumatori prodotti e servizi migliori, soprattutto in un periodo come questo, in cui le imprese e le famiglie desiderano rialzarsi e riprendersi velocemente.

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