Con sentenza n. 16143/2019, la Cassazione ha stabilito che il soggetto trasportato su un veicolo, in caso di sinistro per responsabilità del vettore e di un terzo veicolo, può essere risarcito integralmente da uno dei responsabili e dalle relative compagnie di assicurazioni, visto il principio di solidarietà tra i coautori di un illecito, non rilevando la gravità delle colpe dei corresponsabili, importanti invece ai fini della ripartizione interna dell’obbligazione risarcitoria.

Gli Ermellini si richiamano al principio – recepito dalla giurisprudenza – del diritto del trasportato all’integrale risarcimento del danno, a condizione che questi non sia anche proprietario del mezzo.

In ogni caso, il risarcimento deve essere chiesto indicando la posizione di passeggero della vettura come causa petendi, sia nell’ipotesi in cui venga fatto valere il proprio diritto al risarcimento dei danni nei confronti del solo conducente del mezzo sul quale la vittima viaggiava, sia che venga fatto valere nei confronti del conducente dell’altro mezzo sia che si agisca verso entrambi.

Nel caso in oggetto, in primo grado la domanda proposta dai terzi trasportati nei confronti del vettore e della compagnia di assicurazione era stata dichiarata inammissibile in quanto domanda nuova stante la diversa causa petendi e i diversi soggetti passivi.

Gli attori avevano, infatti, fatto valere tardivamente la qualità di trasportati per ottenere l’integrale risarcimento dei danni ex art. 2055 c.c., pertanto, anche in secondo grado è stato ritenuto infondato il motivo di appello proposto a riguardo.

            Avv. Gian Carlo Soave.

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