Iniziamo la nostra rubrica sul blog Il Broker, introducendo gli argomenti che affronteremo insieme nei prossimi mesi, preannunciando sin da subito che la sfida che si siamo posti è ardua; il mondo che ci circonda è, infatti, in rapidissima trasformazione.
Ce ne accorgiamo quando decidiamo, ad esempio, di acquistare (o noleggiare?) un’automobile; la connettività e gli aiuti alla guida sono oramai requisiti od optional ai quali non riusciamo più a fare a meno.
Che dire, poi, dei passi da gigante che sta facendo la domotica? E gli assistenti vocali, con i quali interagiamo quotidianamente? Insomma, il quadro è piuttosto chiaro e sotto gli occhi di tutti noi, sia nella nostra veste di professionisti, sia in quella di consumatori.
Meno chiari e definiti, anche perché a volte di difficile percezione, sono, invece, i rischi connessi alla rivoluzione digitale. Se, infatti, nel mondo “fisico”, l’effrazione di una serratura o il furto di un mezzo sono di tutta evidenza, l’accesso abusivo ad un sistema informatico, oppure il furto di dati personali, possono essere scoperti (anche) molto tempo dopo il loro compimento (o addirittura potrebbero non essere mai scoperti).
Inoltre, se una casa o un capannone hanno, di regola, un’unica via di accesso, un sistema informatico – anche il più semplice – come può essere una rete domestica, ha una miriade di “porte” che, se non adeguatamente presidiate”, possono essere oggetto di violazione.
Nel contesto che abbiamo sommariamente descritto, non possiamo tacere dell’importante ruolo che può svolgere lo strumento assicurativo, anche – ma non solo – alla luce delle pesanti responsabilità che i fornitori di beni e servizi si assumono quando trattano e/o conservano dati che ci riguardano.
L’industria assicurativa, infatti, sta investendo ingenti capitali nello sviluppo di nuovi prodotti che tengano conto della rivoluzione digitale in atto, anche attraverso l’applicazione di strumenti tecnologici (il c.d. “fintech”), quali ad esempio, la block chain e gli smart contract i quali, tra l’altro, sono stati “ufficialmente riconosciuti” nel nostro ordinamento dal c.d. “Decreto Semplificazioni” 2019.
Concludiamo questo breve prologo sottolineando il diretto coinvolgimento anche degli intermediari assicurativi, sia in termini di compliance (pensiamo alla Lettera al Mercato dell’IVASS del 29 dicembre 2018 in tema di cyber security), sia in termini di prodotti, ma soprattutto, in termini di innovazione e competitività.
Non ci resta, allora, che attendere il prossimo pezzo, nella certezza che non ci mancheranno gli argomenti di cui parlare!
Avv. Andrea Maura
a.maura@legalgrounds.eu
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