Poleecy: un caso di successo del metodo The Startup Canvas - Il Broker.it

Poleecy: un caso di successo del metodo The Startup Canvas

 

 

Poleecy, la prima app di instant insurance, a meno di un mese dal lancio, ha già ricevuto un notevole riscontro dalle università, enti di ricerca, grandi aziende e clienti. 

 

Ultimo ma non ultimo, proprio di questi giorni, è il riconoscimento come una delle 50 migliori startup italiane, sicuramente da tenere d’occhio per chi vuole usufruire di polizze assicurative temporanee quando, dove e per la durata di cui ne hai bisogno e per chi, allo stesso tempo, vuole entrare a far parte di una realtà dinamica, innovativa e promettente. 

 

Ma da dove nasce il successo di Poleecy? Come ha fatto a posizionarsi in tempi così rapidi sul mercato? Com’è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi per la strategia di raccolta fondi?

 

A queste domande ci risponde lo startup coach e mentor, business angel e innovator Massimo Ciaglia, co-founder di Poleecy. 

 

 

Ciao Massimo e grazie per aver accettato la nostra intervista. Ci parli di Poleecy e come sia riuscita in così breve tempo ad ottenere tutto questo successo. 

 

Poleecy è la prima startup nell’ambito dell’istant insurance. L’apppresenta polizze assicurative di breve durata. Per il cliente viene offerta la migliore e più conveniente micro-polizza al momento opportuno e dovunque lui desidera. 

 

Poleecy ormai sta scalando il mercato è sempre più richiesta e il consenso che stiamo ricevendo dalla stampa ci rende orgogliosi. 

 

Il suo successo? Ci sono diversi fattori che portano al successo di una startup. Sicuramente però alla base ci sono l’idea di business,il team, le strategie di approccio al mercato, le strategie di prodotto e le strategie di fund raising. 

 

Come strutturare tutti questi processi al meglio e con un metodo chiaro e validato?

 

Abbiamo utilizzato un framework da me ideato e validato su numerosi casi precedenti a Poleecy: The Startup Canvas. 

 

Ci spieghi meglio. 

 

Si tratta di una vera e propria guida operativa frutto di anni di sperimentazione su casi reali, che va ad integrare gli attuali,Business Model Canvas e Lean Canvas, apportando gli elementi chiave che mancavano e che sono invece fondamentali per la costruzione di una startup di successo. 

 

Non si può pensare di poter creare una startup utilizzando un modello che non è stato appositamente creato per questo tipo di business model. È come costruire una casa senza che le basi siano quelle giuste. Prima o poi cederà. 

 

Proprio per questo il tasso di fallimento per le startup si aggira intorno al 90%! 

 

Poleecy ha da subito creduto in questo nuovo ed unico modello e i risultati si sono ottenuti fin da subito! Il team ha seguito con meticolosità il framework strutturando la startup con i giusti passaggi. Dal seguire le giuste strategie di prodotto e di protezione dell’idea attraverso il deposito di un brevetto alla creazione di un team vincente, con co-founder Elio Mungo, ex direttore dei sistemi informativi dell’Ivass, dal creare la giusta autorevolezza sul mercato con delle attività PR mirate al seguire le giuste strategie marketing e di fund raising. Il framework affronta in 12 aree precisamente i seguenti aspetti: il problema, lo sviluppo del mercato, la proposizione di valore, le ipotesi fiduciarie, il modello di business, il marketing, il piano finanziario, la proprietà intellettuale, il team, le operation, la traction e le strategie di raccolta fondi. 

Ogni aspetto citato è stato poi analizzato e declinato a sua volta.

 

È un canvas quindi applicabile per ogni startup di qualsiasi settore? Per chi volesse utilizzarlo cosa consiglia di fare?

 

Sì, certo può essere applicato in tutti i settori. Infatti, The Startup Canvas è stato validato su varie startup, riportando numerosi casi di successo. Oltre, nel settore insurtech, anche nel food, moda, ICT, digital, life science, fitech e tanto altro ancora. 

 

Per gli interessati, è possibile scaricare il canvas gratuitamente su https://thestartupcanvas.com/it/. Inoltre, viene da me spiegato e illustrato nel mio nuovo libro da cui appunto prende il nome: “The Startup Canvas. Il metodo per trasformare una idea in un successo sicuro”. 

 

Il libro è stato pubblicato da circa un mese ed è già diventato best seller su Amazon. Ha raccolto un successo inaspettato! Citazioni da importanti magazine di settore, inviti presso università e incubatori. Infine, ultimo, ma non ultimo pochi giorni fa ho ricevuto un inaspettato endorsement su Twitter da Bob Dorf. 

 

Per lui non servono presentazioni, ma per chi non lo sapesse è il guru delle startup negli USA ed è stato definito come il secondo esperto mondiale di Customer Development, secondo solo a Steve Blank, con cui peraltro a scritto uno dei libri più venduti: “The Startup Owner’s Manual”!

 

Cosa consigli di fare quindi per chi vuole intraprendere questo percorso?

 

Di partire da subito col piede giusto. Una startup è come un puzzle da costruire. Bisogna avere le giuste competenze, oltre che utilizzare i giusti strumenti. Avere il team giusto è fondamentale.Il metodo con cui sviluppare strategie e go to market ed il team sono alla base di tutto.

 

Inoltre, prima di creare il prodotto bisogna validarlo sul mercato. Capire se effettivamente le nostre buyer personas necessitano di quel prodotto o servizio. Infine, l’ultimo consiglio che mi sento di dare è avere tra le mani un business plan a prova di investitori!

 

In ogni caso, questi e altri consigli, oltre il mio nuovo metodo spiegato, sono presenti tutti nel mio libro disponibile su Amazon e in tutte le librerie d’Italia.

 

Per poterlo acquistare, questo è il link: https://amzn.to/2Ru5z9J

 

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