L’Avv. Gian Carlo Soave risponde: “Sinistri stradali e C.I.D.” - Il Broker.it

L’Avv. Gian Carlo Soave risponde: “Sinistri stradali e C.I.D.”

Giancarlo Soave

La Cassazione, con ordinanza n. 20382/2018, ha affermato che il C.I.D. non è sufficiente ai fini della prova dell’ammontare dei danni subiti a seguito di sinistro stradale, in quanto esso contiene una presunzione circa le modalità dell’incidente sinistro, spettando, comunque, alla parte danneggiata dimostrare l’esistenza del danno.
Nel caso in esame un carrozziere – cessionario del credito di un automobilista coinvolta in un incidente – aveva convenuto in giudizio l’altro conducente e la relativa compagnia di assicurazione chiedendone la condanna in solido al risarcimento dei danni derivanti dall’occorso.
La domanda veniva rigettata in primo e secondo grado in quanto ritenuta infondata.
La Cassazione concorda con le conclusioni raggiunte nel merito e conferma il rigetto dell’istanza risarcitoria in quanto non era stata adeguatamente dimostrata.
Secondo gli Ermellini non si ha violazione dell’art. 143 del d.lgs. n. 209 del 2005: il modello C.I.D., firmato congiuntamente dai conducenti, contiene infatti una presunzione circa le modalità del sinistro, ma non sull’entità dei danni che ne siano derivati.
Inoltre il risarcimento diretto non elimina l’onere della prova a carico della parte danneggiata in ordine alla concreta sussistenza del danno.
             Avv. Gian Carlo Soave.

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