Avv. Patricia Russo - Question time - Famiglia Assicurazioni infortunio - Danno da parto - Il Broker.it

Avv. Patricia Russo – Question time – Famiglia Assicurazioni infortunio – Danno da parto


La Cassazione, con sentenza n. 9048/2018, si è pronunciata in tema di risarcimento del danno in relazione ad una vicenda in cui un bambino era nato con un grave ritardo neuromotorio.
I genitori del piccolo citavano in giudiziol’Università che gestiva il Policlinico Universitario in cui era nato il figlio ritenendo sussistente la responsabilità dei medici che, pur in presenza di una situazione di sofferenza fetale, non eseguirono tempestivamente il parto cesareo e somministrarono eccessive dosi di farmaci.
In primo grado trovava accoglimento la domanda attorea; in secondo grado la Corte d’Appello liquidava il danno subito dal bambino e dai genitoriin maggior misura., negandolo invece in capo ai due fratelli del primogenito nati successivamente.
Questi ultimi ricorrevano in Cassazione ritenendo sussistente il nesso di causa tra errore dei sanitari e danno non patrimoniale patito per le condizioni del familiare.
Secondo la Suprema Corte non sussiste alcun nesso causaletra condotta del sanitario che provochi lesioni a un neonato e il disagio dei fratelli nati dopo in una famiglia non serena: i soggetti non ancora nati e neppure concepiti al momento del fatto illecito non possono chiedere alcun risarcimento.
Gli Ermellini accolgono, invece, la doglianza dell’Università secondo la quale la Corte d’Appello avrebbe sovrastimato il danno patrimoniale da perdita della capacità di lavoro patito dalla vittima primaria, capitalizzando il reddito annuo che il soggetto, se fosse stato sano, avrebbe verosimilmente guadagnato.
La difesa dell’Università sostiene che la capitalizzazione sarebbe dovuta avvenire in base ad un coefficiente corrispondente all’età della vittima al momento dell’ingresso nel mondo del lavoro, in quanto solo da quel momento nel patrimonio della vittima si sarebbe iniziato a produrre il mancato guadagno.
La Suprema Corte accoglie tale doglianza e rinvia la decisione sul punto alla Corte d’Appello indicando alcuni principi di diritto in tema di danno da perdita della capacità di lavoro ai quali la Corte dovrà attenersi.

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