L’Avv. Gian Carlo Soave risponde:”Responsabilità medica“ - Il Broker.it

L’Avv. Gian Carlo Soave risponde:”Responsabilità medica“

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7260/2018, ha stabilito il risarcimento del danno in favore di un paziente, al quale era stata diagnosticata tardivamente una patologia neoplastica, per non avere questi potuto scegliere il da farsi nell’ambito di quanto la scienza medica offre per mantenere una salute residua fino al momento della morte o per programmare la sua persona in vista e fino al momento del decesso.
E’ stata, dunque, ritenuta meritevole di tutela risarcitoria sia la mancata scelta di una idonea terapia o di terapie palliative per alleviare le sofferenze patite sia la decisione del paziente di vivere le ultime fasi di vita nella consapevole accettazione della sofferenza e del dolore prima della fine.
Nella fattispecie, a seguito del colpevole ritardo diagnostico della patologia ad esito infausto da parte del medico, è stato leso il diritto all’autodeterminazione del soggetto in un momento particolare che è quello del confronto con la realtà della fine della vita.
Appurata la tardività della diagnosi e le condizioni del paziente derivanti dalla malattia, la violazione del diritto di quest’ultimo circa la possibilità di scegliere come vivere si configura quale lesione di un bene di per sé apprezzabile e tale da non richiedere l’assolvimento di alcun ulteriore onere probatorio circa le scelte di vita del paziente, diverse da quelle che avrebbe adottato se avesse conosciuto tempestivamente le proprie condizioni di salute.
Danno che giustifica la condanna del sanitario, chiamato a rispondere per il risarcimento di quanto  cagionato, sulla base di una liquidazione equitativa.
Avv. Gian Carlo Soave.

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