Banco Bpm, via libera dell'Antitrust all'acquisto di Avipop Assicurazioni - Il Broker.it

Banco Bpm, via libera dell'Antitrust all'acquisto di Avipop Assicurazioni


Via libera dell’Antitrust, con parere favorevole dell’Ivass, all’acquisizione del controllo esclusivo da parte di Banco Bpm  di Avipop Assicurazioni e, di conseguenza, di Avipop Vita, attraverso l’acquisizione della totalità del pacchetto azionario di Avipop Assicurazioni. E’ quanto riportato all’interno dell’ultimo bollettino dell’Autorità in cui è spiegato che Banco Bpm , che detiene già quote del capitale della compagnia assicurativa, acquisterà la parte restante del capitale sociale attualmente detenuto da Aviva, in modo da detenere la totalità del pacchetto azionario della target.
L’operazione, quindi, consiste nel passaggio dal controllo congiunto di Banco Bpm  e Aviva su Avipop, al controllo esclusivo da parte dell’istituto di credito milanese. L’accordo prevede anche, per un periodo non prorogabile pari a 18 mesi, obblighi di fornitura di servizi aziendali, quali ad esempio servizi di controllo e gestione rischi, che saranno erogati in favore di Avipop Assicurazioni ed Avipop Vita da parte delle società del gruppo Aviva.
Castagna ha negato inoltre la necessità di un aumento di capitale. “Con l’applicazione immediata dell’Ifrs 9”, ha spiegato Castagna, “siamo in grado di poter alzare il target di piano di cessione di Npl, senza impatto sul conto economico, di almeno altri 3 miliardi, portandolo da 8 ad almeno 11 miliardi”. A un anno dalla nascita del nuovo gruppo, Castagna si è detto “molto soddisfatto: siamo in anticipo su tutti i target del piano”.
Secondo le stime degli analisti di Equita  Sim, che sul titolo hanno confermato la raccomandazione hold con prezzo obiettivo a 3,4 euro, le ulteriori cessioni di esposizioni non performanti “porterebbero l’Npe ratio target di piano da 17% al 15%, essendo ragionevole attendersi che il nuovo obiettivo venga completato a fine 2019”. Confermata, inoltre, l’attesa “di ricevere i modelli Irb sul portafoglio ex Bpm  a inizio 2018. Secondo noi”, hanno sottolineato gli analisti, “c’è un possibile un impatto positivo di 60/80 punti base, che potrebbe essere per gran parte assorbito dall’Ifrs9. L’aumento delle coperture sugli Npl derivante dal nuovo principio contabile servirà per accelerare le cessioni extra delle sofferenze”.
L’obiettivo confermato dal piano industriale di 1 miliardo di euro di utile al 2019 risulta irrealizzabile per gli analisti di Equita , che hanno invece stimato un valore di 660 milioni. Nel complesso, l’intervista per gli esperti dovrebbe sostenere un re-rating del titolo, “tra i peggiori a tre mesi” nel settore. “La conferma dell’attesa di ricevere i modelli Irb a inizio 2018 aumenta la visibilità su questo evento, sul quale si fonda gran parte dell’ulteriore strategia di derisking. Altre indicazioni sulle intenzioni del regolatore sulla migrazione ai modelli Irb e sul processo di derisking”, hanno concluso gli esperti, “arriveranno a breve dalla pubblicazione degli Srep: un eventuale esito favorevole dovrebbe sostenere ulteriormente il re-rating”. Prosegue ben intonato il titolo a Piazza Affari, che scambia in rialzo del 2,64% a 2,614 euro.
FONTE: Milano Finanza

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