L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "Autovelox ed onere della prova." - Il Broker.it

L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "Autovelox ed onere della prova."

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 23566/2017, ha stabilito che sia onere del trasgressore del limite di velocità – che si oppone all’infrazione contestatagli – e non della Pubblica Amministrazione dimostrare l’adeguatezza della segnaletica a mezzo di cartelli leggibili, aventi posizione, colore e caratteri appropriati allo scopo. Nel caso in oggetto alcuni automobilisti avevano contestato la validità dell’accertamento dell’infrazione per superamento dei limiti di velocità, accertato mediante autovelox, sul presupposto dell’irregolarità della segnaletica stradale volta ad indicare la presenza delle postazioni fisse di rilevamento della velocità. Il Tribunale aveva annullato i verbali impugnati ritenendo che l’onere della prova, ex art. 2697 c.c. in capo alla P.A., sia in relazione alla presenza dei cartelli di indicazione sia in relazione alla rispondenza degli stessi alla loro funzione di informativa, non fosse stato assolto dalla stessa non essendo stato possibile verificare “la velocità locale predominante al tempo dell’installazione dei cartelli lungo la strada interessata agli accertamenti degli illeciti”. Secondo la Suprema Corte ciò che, invece, rileva è la concreta percepibilità e leggibilità dell’avviso della presenza delle postazioni di controllo della velocità.  Gli Ermellini ritengono inoltre che gravi non già in capo alla P.A. ma su chi propone l’opposizione all’ordinanza di ingiunzione l’onere di provare l’inidoneità della segnaletica ad assolvere la funzione di avviso della presenza delle postazioni degli autovelox per garantire il rispetto del limite di velocità ai fini della tutela della sicurezza stradale, di riduzione dei costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare e di fluidità della circolazione. La sentenza impugnata è stata cassata con rinvio.

Avv. Gian Carlo Soave.

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