L’Avv. Gian Carlo Soave risponde: “Autovelox e verifiche” - Il Broker.it

L’Avv. Gian Carlo Soave risponde: “Autovelox e verifiche”

Domanda: Egregio Avvocato, mi può fornire un approfondimento sulle verifiche in merito al c.d. autovelox?. 
 Risposta:  Si evidenzia sull’argomento la pronuncia n. 574/2017 del Giudice di Pace di Latina che, ricordando la sentenza n. 113/2015 della Consulta, afferma che non è più legittima la mancata allegazione nel verbale di accertamento dell’eccesso di velocità – rilevato tramite autovelox – del soggetto e della data delle verifiche di taratura e funzionalità dell’apparecchio.
Le Pubbliche Amministrazioni devono sottoporre gli apparecchi a verifiche periodiche per attestarne l’affidabilità.
Secondo il Giudice di Pace, dunque, dalla pronuncia della Corte Costituzionale deriva che le verifiche di taratura possono avere periodicità annuale, ma quelle di funzionalità devono avere periodicità almeno trimestrale.
Più precisamente queste ultime vanno effettuate da soggetti con specifica competenza nonchè e facenti parte di una diversa amministrazione rispetto a quella contro la quale si può impugnare il verbale di accertamento.
Si evidenzia, infine, che il mero controllo di funzionamento dell’autovelox non basta per legittimare le sanzioni elevate suo tramite.
Si tratta infatti del “mero accertamento che l’apparecchiatura funzioni, cioè si accenda, registri la velocità e così via”, ovverosia di cosa distinta dal controllo della corretta funzionalità dell’apparecchiatura, cioè dell’accertamento “che lo strumento non solo funzioni, ma funzioni bene, cioè, come dice la Corte Costituzionale, sia preciso nella misurazione e non registri la velocità in modo errato”.
Avv. Gian Carlo Soave.

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