INTERVISTA ESCLUSIVA TOP MANAGER: Dott. Piero Massimo Andreoni - General Manager Avipop Assicurazioni & Vita SpA - Il Broker.it

INTERVISTA ESCLUSIVA TOP MANAGER: Dott. Piero Massimo Andreoni – General Manager Avipop Assicurazioni & Vita SpA

Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Dott. Piero Massimo Andreoni nel suo ufficio e abbiamo iniziato a parlare piacevolmente del mondo assicurativo, bancario e quindi anche della Bancassurance. Lo ringraziamo già da ora per la Sua disponibilità e, soprattutto, per la gentilezza. 
 
Chi è Massimo Andreoni oltre ad essere General Manager di un’importante realtà di Bancassurance italiana?
Sono cresciuto professionalmente sia nel mondo assicurativo che creditizio. Ho gestito diverse Compagnie, anche con canali distributivi tradizionali e, dal 2007, ho iniziato l’esperienza in Avipop fin dalla sua costituzione. Per me è stata un’avventura fantastica che mi ha permesso di concretizzare idee ed intuizioni e ritengo il risultato finale molto positivo.
 
La bancassurance in Italia ha raggiunto livelli soddisfacenti di raccolta oppure può raggiungere livelli maggiormente performanti?
La bancassicurazione danni ha compiuto progressi importanti rispetto alle origini.
 
Nata con una posizione ancillare rispetto ai prodotti bancari, ha via via trovato una sua dignità in quegli Istituti di Credito che ne hanno colto l’importanza in termini di ecosistema del cliente.
 
Non si può quindi parlare di successo generico della bancassicurazione danni, bensi di un modello che ha raggiunto risultati soddisfacenti laddove la Banca ne ha valorizzato la parte strategica e la Compagnia è stata capace di costruire un adeguato “sistema” definito da diverse variabili, che spazia dalla dinamica del catalogo prodotti al coinvolgimento progressivo della rete, alle modalità distributive, al sistema di governance. Per quest’ultimo si intende il modello industriale che caratterizza la partnership.
 
Quale sarà, secondo lei, il futuro della bancassurance in Italia?
Credo che alcuni soggetti siano pronti alla Bancassicurazione 3.0 e 4.0.
Cosa significa questa espressione?
È semplicemente un modo sintetico per dire che il mercato è pronto ad evolversi verso 3 importanti direttrici di sviluppo nei prossimi 3-5 anni:
 

  1. espansione sempre più spinta dell’offerta stand alone, ovvero di prodotti assicurativi non ancorati ai prodotti bancari, ma autonomi, di parità dignità, anzi addirittura capaci di trainare il prodotto bancario stesso, invertendo quindi il paradigma iniziale della bancassicurazione

 

  1. definizione di modalità distributive che vadano anche oltre la storica modalità tramite sportello

 

  1. trasformazione della Compagnia in un incubatore di soluzioni via via più complesse e di innovazione continua

 
Un ulteriore spinta evolutiva sarà data anche dalla progressiva introduzione delle nuove normative. Da questo punto di vista è possibile prevedere cambiamenti negli attuali modelli di bancassicurazione. Infatti, si potrebbero aprire nuovi spazi dove player organizzati con specifiche strutture tecnologiche, piattaforme, capacità di underwriting, sistemi integrati di marketing, avranno la possibilità di giocare una partita importante, diventando punti aggregativi.
In tale contesto credo che il mondo del brokeraggio abbia l’opportunità di profonde riflessioni.
 
Le nuove tecnologie sono state importanti per la bancassurance?
La risposta è implicita nella precedente. Concepire la Compagnia di bancassicurazione come un incubatore di innovazione, sperimentazione, fulcro di una nuova customer experience con il cliente, porta naturalmente a dire di si, ma con un’ulteriore riflessione.
La tecnologia, attuale e futura, è uno strumento, non è la strategia.
A volte questa distinzione sfugge e si pensa che tecnologia coincida con strategia.
Proviamo, invece, a capovolgere il concetto: Compagnia e Istituto di Credito, insieme, definiscono cosa vogliono essere, come meglio presentarsi sul mercato e come congiuntamente realizzare un percorso con il cliente nel continuum. Allora anche la tecnologia troverà una sua collocazione e un suo utilizzo proficuo.
 
 
 
 
Come vengono usati i Social network e le loro potenzialità per la bancassurance?
I social rappresentano una grande punto di attenzione, da maneggiare con cura. È vero che lo sharing sia dei beni fisici che delle esperienze è ormai un dato caratterizzante e che i social possono essere importanti strumenti di conoscenza, raccolta dati e attenzione verso il cliente.
È vero altresì che possono rapidamente trasformarsi in uno spazio dove non necessariamente emergono valori positivi e condivisibili. Sono noti a tutti esempi di derive settarie e talvolta violente.
 
Anche su questo aspetto, come per la tecnologia, credo si debba avere un atteggiamento critico e laico. I social non sono la strategia, ma leve da conoscere, curare e gestire per una comunicazione easy, immediata e diretta con il cliente e per valorizzare la funzione sociale ed etica che un’azienda deve avere.
 
Ringraziamo il Dott. Piero Massimo Andreoni e speriamo di incontrarlo presto.

0 Comments

Leave A Comment