Obbligo di "scatola nera" per i veicoli, si parla di 2018 - Il Broker.it

Obbligo di "scatola nera" per i veicoli, si parla di 2018

La scatola nera sulle automobili sta per diventare obbligatoria per legge. L’emendamento specifico legato al DDL concorrenza è stato appena approvato alla Commissione Industria al Senato
e prevede una delega al Governo per l’adozione entro 12 mesi di uno o più decreti che facciano scattare l’obbligatorietà su veicoli pubblici e privati. Manca “solo” il voto del Senato del 15 marzo e poi un passaggio alla Camera. Si stima che la novità possa entrare in vigore a partire dal 2018, a meno di colpi scena.
Nello specifico si parla di “meccanismi elettronici” già presenti o aftermarket che consentano la raccolta di dati “ai fini tariffari e della determinazione della responsabilità̀ in occasione dei sinistri”. La loro installazione obbligherà le assicurazioni ad applicare sconti e anche in caso di sinistro applicare variazioni peggiorative alle classi di merito e i conseguenti aumenti del premio più lievi rispetto al normale – sulla base delle indicazioni dell’IVASS.
Da rilevare che i dati contenuti nelle scatole nere avranno valore legale nei procedimenti civili, a meno che non si dimostri un loro malfunzionamento o manomissione. Si potrà decidere di affidarsi a fornitori diversi (detti “provider di telematica assicurativa”) e non solo alla propria assicurazione, poiché tutte le scatole nere dovranno rispondere a standard tecnologici condivisi che ne consentano interoperabilità e portabilità.
“È fatto divieto all’assicurato di disinstallare, manomettere o comunque rendere non funzionante il dispositivo installato”, si legge all’articolo 9.
“In caso di violazione del divieto di cui al periodo precedente da parte dell’assicurato, la riduzione del premio di cui al presente articolo non è applicata per la durata residua del contratto. L’assicurato che abbia goduto della riduzione di premio è tenuto alla restituzione dell’importo corrispondente alla riduzione accordata, fatte salve le eventuali sanzioni penali”.
Non meno importante la questione privacy. Il testo sottolinea che dovranno essere individuate “le modalità per garantire una efficace ed effettiva tutela della privacy, mantenendo in capo ai cittadini la scelta di comunicare i dati sensibili”. Gli schemi legislativi finali infatti vedranno la collaborazione di Consiglio dei Ministri, Ministero Infrastrutture, Ivass e Garante della Privacy.
FONTE: Senato

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