Le Frodi assicurative nel Ramo Incendio di Marco Contini  - Il Broker.it

Le Frodi assicurative nel Ramo Incendio di Marco Contini 

Eccoci all’ultimo numero prima delle vacanze natalizie. Ritorneremo con l’importante rubrica di successo del nostro Marco Contini giovedì 12 gennaio 2017.
Dopo avere toccato ed analizzato le problematiche fraudolente nel ramo malattie ed Infortuni oggi vediamo di analizzare ed approfondire le tematiche che vedono impegnate le compagnie assicurative nel Ramo Incendio.
Le frodi che vengono ordite su questo ramo hanno sempre una loro specificità e possono essere di due tipi, parlando ovviamente degli eventi dolosi con dolo dell’assicurato.
Quelle più frequenti sono da addebitarsi ad attività economiche ed imprenditoriali che per motivi legati a calo del fatturato o cambiamento del business specifico portano l’imprenditore ad avere gravi situazioni economiche che si cerca di scaricare sulla compagnia assicurativa dando fuoco o organizzando un evento doloso sulla propria attività .
Le polizze assicurative ramo Incendio prevedono il pagamento del sinistro anche di fronte a dolo di terzi pur con scoperti o franchigie e quindi la vera difficoltà del mondo assicurativo di fronte a fatti dolosi è quella di individuare se sia addebitabile o riconducibile all’assicurato la condotta criminosa.
Non siamo quindi di fronte a delinquenza organizzata o a soggetti che hanno assicurato beni inesistenti ( non sempre ) ma a situazioni di criticità economica che rendono difficoltoso il percorso investigativo delle assicurazioni che devono scoprire la fraudolenza o meno dell’evento.
Ovviamente in questi casi troviamo anche paradossali situazioni in cui oltre a dare fuoco alla propria attività si cerca di distruggere merce non realmente assicurata giustificandola con importi di acquisto molto superiori alla realtà ed utilizzando false fatture o fatture emesse da “ cartiere “ cioè società appositamente costituite per giustificare fatturati inesistenti .
Il più delle volte gli incendi cosi organizzati prevedono aumenti di massimali di garanzia parte Incendio in prossimità del sinistro cercando cosi di aumentare il livello di risarcimento da addebitare alla compagnia.
Le verifiche antifrode che vengono effettuate in questi casi portano anche a individuare problematiche serie con banche o finanziarie che hanno prestato del danaro alla società assicurata chiedendone poi un rientro immediato che causa il corto circuito e scatena la indole fraudolenta di chi in realtà non si era assicurato se non per garantirsi da un rischio vero.
A fronte di ciò abbiamo anche incendi organizzati da vere e proprie organizzazioni criminali che investono sule polizze incendio per poi riciclare il danaro utilizzato dai risarcimenti non dovuti.
Dietro a queste vere e proprie holding del crimine si nascondono commercialisti, avvocati e periti ottimi consiglieri fin dalla nascita della polizza per cercare di dirigere il sinistro verso il canale del risarcimento e evitare che i controlli delle compagnie assicurative che nascono proprio per scoprire le frodi non ottengano i risultati sperati.
Anche in questo ramo non esiste una reale e certa statistica del livello di frode poiché la non obbligatorietà del ramo non obbliga le assicurazioni a censire il fenomeno anche se dobbiamo dire per esperienza che il numero di incendi e gli importi legati a fatti fraudolenti è molto elevato e ricalca molto la situazione socio economica del paese.
Più il paese è in crisi più l’utilizzo distorto della polizza incendio per lucrare somme non dovute è maggiore.
Oggi come oggi le compagnie si stanno sempre più organizzando per combattere il fenomeno anche se la non serialità del fenomeno costringe le assicurazioni ad utilizzare tecniche diverse da quelle della RCA per il rilevamento dei fenomeni anomali
Nel prossimo numero parleremo delle frodi nel Ramo Furto, anch’esso preso di mira ultimamente con una certa frequenza da frodatori di professione e non
 
Marco Contini
 
 

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