L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "L'aggravante della guida in stato di ebbrezza" - Il Broker.it

L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "L'aggravante della guida in stato di ebbrezza"

Giancarlo Soave

SoaveDomanda: Guida in stato di ebbrezza – aggravante

Risposta: la Suprema Corte – Sezione Penale – con sentenza n. 38203 del 14 settembre u.s. – ha affermato che per “incidente stradale” si deve intendere “qualsiasi impedimento che interrompa il normale svolgimento della circolazione stradale e determini un rischio per la collettività anche solo potenziale”.

Nella fattispecie era stato presentato ricorso da un soggetto condannato per guida in stato di ebbrezza aggravata, sulla base del fatto che dal sinistro non sarebbero derivati danni a cose o a persone e che la auto non aveva invaso la corsia opposta. 

Le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza, ex art. 2-bis dell’articolo 186 C.d.S., sono aggravate quando il conducente sotto l’influenza di alcool provoca un sinistro stradale.

In particolare, è aggravata sia in caso di urto contro un ostacolo sia in caso di fuoriuscita dalla sede stradale; non è necessario invece che siano causati danni a cose o a persone.

Spetta, dunque, al giudice accertare se si sia verificato un avvenimento idoneo ad interrompere e/o turbare lo svolgimento della circolazione stradale e rilevare l’idoneità a cagionare un danno o un pericolo per la collettività.

Bisogna, comunque, accertare il “nesso di strumentalità-occasionalità tra lo stato di ebbrezza del conducente e l’incidente”: l’aggravante non è applicabile se un conducente, che guidi sotto l’influenza di alcol, resti coinvolto in un incidente imprevedibile, inevitabile e in nessun modo connesso con le sue condizioni. 

Il ricorso, pertanto, è inammissibile in quanto il sinistro era legato allo stato di ebbrezza del ricorrente dal “nesso di strumentalità-occasionalità”, con conseguente condanna aggravata dell’imputato.

Avv. Gian Carlo Soave

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