Terapie complementari: la Svizzera le equipara alla medicina tradizionale - Il Broker.it

Terapie complementari: la Svizzera le equipara alla medicina tradizionale

omeopatia
Che la Svizzera vada controcorrente non è una novità ma questa volta ha toccato un tema molto importante come la salute.
Tutto nasce dalla pubblicazione di una notizia che annunciava la volontà del governo di equiparare la medicina alternativa a quella convenzionale. Una scelta forte, rivoluzionaria nel suo settore ma soprattutto condivisa dalle principali organizzazioni mediche svizzere.
Il portavoce dell’UFSP ha ricordato come questa novità rispecchi il volere del popolo espressa in occasione del referendum del 2009.
Consultazione alla quale si giunse dopo una serie di riconoscimenti e stralci.
Il processo ebbe inizio nel 1999 quando il DFI, per svizzeraun periodo di prova di sei anni, aveva incluso nell’assicurazione malattia di base i costi di alcuni trattamenti alternativi come la medicina tradizionale cinese e l’omeopatia. Nel 2005 si notò come le terapie incluse non rispettassero i requisiti legali in materia di efficacia e pertanto vennero stralciate dalla copertura assicurativa.
A fronte di un’iniziativa popolare in favore della medicina alternativa, il parlamento presentò nel 2009 un controprogetto per re-includere tali costi nella polizza assicurativa. Progetto che nel 2012 riportò, per un periodo di prova, i costi della medicina alternativa all’interno dell’assicurazione obbligatoria delle cure mediche.
Il DFI ha quindi deciso, nel marzo del 2016, l’equiparazione di omeopatia, medicina tradizionale cinese, medicina antroposofica e fitoterapia alla medicina tradizionale a partire dal maggio del prossimo anno.

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