Breve: Truffa assicurazioni con falsi incidenti - Il Broker.it

Breve: Truffa assicurazioni con falsi incidenti

Un giro di falsi incidenti auto per truffare varie compagnie assicurative è stato scoperto in Ogliastra dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Arbatax. Nell’operazione, denominata “Cayenne”, e coordinata dalla procura della Repubblica di Lanusei, sono coinvolte 17 persone, indagate per associazione a delinquere, frode assicurativa, falsa testimonianza e simulazione di reato. La mente del gruppo sarebbe, secondo l’accusa, Mario Pischedda, di 54 anni, di Tortolì, già indagato per reati tributari e bancarotta, denunciato assieme alla moglie, Carla Melis, di 41, di Selargius, e a un carrozziere di Tortolì, di 45. Tutti e tre devono rispondere anche di associazione a delinquere.
Secondo i militari, l’uomo sostenuto da persone diverse, inscenava di volta in volta incidenti e danneggiamenti in realtà mai avvenuti. Avrebbe incassato indebiti risarcimenti dalle compagnia per circa 100mila euro. L’intervento della magistratura e delle Fiamme Gialle ha permesso di bloccare ulteriori 50mila euro di risarcimenti. Le indagini, iniziate nel 2013, hanno passato al setaccio centinaia tra incidenti e atti vandalici e hanno scoperto almeno trenta episodi falsi.
Tutto sarebbe stato predisposto con dovizia di particolari, e le deformazioni delle carrozzerie risultavano compatibili con i sinistri denunciati. Poi venivano scattate le foto dei mezzi e si procedeva alla rimozione, infine si avviava la pratica di risarcimento. Tra gli automezzi utilizzati nelle truffe, molte auto di lusso, come Porsche Cayenne (che ha dato il nome dell’operazione), Bmw 6, Mercedes, Volkswagen Tuareg e Jaguar, il cui alto costo dei ricambi faceva lievitare il rimborso.
Numerose fotografie sono risultate scattate anche diversi giorni prima la data dell’incidente denunciato, in altri casi è stato scoperto che le auto coinvolte nei falsi sinistri venivano acquistate già incidentate. Quando le compagnie non risarcivano il danno venivano avviate cause civili e gli indagati nel corso delle udienze non esitavano a rendere falsa testimonianza davanti ai magistrati.
FONTE: Ansa

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