Brexit, i rischi per l'Italia e gli italiani - Il Broker.it

Brexit, i rischi per l'Italia e gli italiani


Italia e Austria sono tra i Paesi Ue meno vulnerabili a un’eventuale uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, in base a uno studio dell’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s, che indica invece Irlanda, Malta, Lussemburgo e Cipro come i Paesi più vulnerabili. Lo studio, intitolato ‘Chi ha più da perdere dalla Brexit?’ introduce un indice di esposizione all’uscita di Londra, il Brexit Sensitivity Index, basato su fattori come esportazioni di beni e servizi verso il Regno Unito in relazione al Pil nazionale, flussi bidirezionali di emigrazione, crediti del settore finanziario su controparti britanniche e investimenti stranieri diretti nel Regno Unito.  Sulla base di tale metodologia Standard & Poor’s ha stilato una lista dei 20 Paesi più esposti alla Brexit, nella quale Italia e Austria sono agli ultimi due posti. «L’Irlanda e altri piccoli centri finanziari aperti guidano la lista degli Stati vulnerabili; dei 20 Paesi più esposti solo due, Canada e Svizzera, non sono membri Ue e solo uno, il Canada, non è europeo», ha commentato Frank Gill, analista creditizio di S&P. Non sorprende che l’Irlanda sia di gran lunga il Paese a maggior rischio in caso di Brexit: la storia condivisa e il confine comune con il Regno Unito danno luogo a vigorosi scambi in merci e servizi e a sostanziali flussi migratori tra i due Paesi. Seguono nella graduatoria dei Paesi più esposti centri finanziari piccoli ma con storici legami con Londra, come Malta, Lussemburgo e Cipro. Fra le grandi economie del continente, la più esposta sarebbe la Spagna, all’ottavo posto, seguita dalla Francia all’unidcesimo e dalla Germania al dodicesimo. L’Italia resta in fondo alla classifica, al 19mo posto.

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