La Frode Assicurativa: "La Querela e la Frode assicurativa" - di Marco Contini - Il Broker.it

La Frode Assicurativa: "La Querela e la Frode assicurativa" – di Marco Contini

Dott. Marco Contini
Dott. Marco Contini

Fino a pochi anni fa nel pur limitato panorama di norme a tutela del mondo assicurativo
lo strumento della Querela veniva ancora utilizzato come deterrente al prolificare di comportamenti speculativi che da sempre attingono il mondo delle assicurazioni.
Non a caso la stessa Vigilanza ( Ivass ) , annualmente, richiede alle Unità Antifrode del mercato assicurativo tra le varie cose , anche il numero delle Querele presentate nell’arco dell’anno di esercizio.
 
La Querela , in quanto atto di parte, può considerarsi quindi come l’ultima ratio a cui attingere a fronte di acquisite prove di un comportamento fraudolento per mettere in condizione la Impresa di poter chiedere la punizione in sede penale , ( oltre costituirsi parte civile per i danni patiti) del presunto Reo.
Ovviamente per poter arrivare a redigere una Querela la Impresa deve tenere conto non solo degli elementi da produrre che devono essere certi e inequivocabili , ma anche valutare il rapporto costi/ benefici.
Non sempre infatti stante i costi , e vorrei dire anche i rischi – calunnia in primis , a cui si espone chi firma l’atto , tale azione è stata sempre utilizzata a piene mani dal mercato ma fino al 2013 i dati erano legati ad un aumento tendenziale dell’utilizzo dello strumento.
Dal 2014 ma soprattutto a fine 2015 il calo del numero delle Querele presentate da tutto il mercato è decisamente calato per non dire crollato ( siamo a circa più del 50% in meno nel confronto dei dati del 2014 a quelli del 2015 ) . Fenomeno da non sottovalutare e che deve essere analizzato nel suo profondo per capire che cosa abbia portato a diminuire l’utilizzo dello strumento a fronte però del medesimo numero di frodi rilevate . In tale contesto le ipotesi sono diverse .
In primis potremmo certo affermare che le Imprese hanno notato che a fronte della presentazione della Querela , stante i cronici problemi della giustizia italiana, gli effetti finali ( condanna dell’assicurato o del denunciato ) non sempre arrivano a compimento, anzi…. Il numero delle assoluzioni per le formule più varie sono ormai la maggioranza.
In secondo luogo permangono le valutazioni tra costi e benefici tanto che proprio per tale motivo si tende sempre di più ad utilizzare lo strumento della transazione anche per danni di cui non sempre abbiamo prove certe dell’accaduto ma che per la anomalia dell’evento consente di trattare con la parte interessata .
 
In questo contesto la debolezza dello strumento della Querela diventa sempre più preoccupante anche perche’ Il 2 aprile 2015 è entrato in vigore il D.Lgs. 16 marzo 2015, n. 28 che introduce nel nostro ordinamento penale un nuovo istituto giuridico: la non punibilità per particolare tenuità dell’offesa.
foto1La disciplina si applica a tutti quei reati per i quali è prevista la sola pena pecuniaria o la pena detentiva non superiore a cinque anni, sia nelle ipotesi che le due tipologie di pena siano congiunte sia che siano previste in modo distinto. La norma indica, quali criteri di valutazione, la modalità della condotta, l’esiguità del danno o pericolo e la mancanza di abitualità nel comportamento dell’offensore.
La frode in assicurazioni vi rientra a pieno titolo e stante anche la retroattività della norma ad oggi sono a rischio tutte le Querele presentate dalle Imprese anche prima della entrata in vigore della nuova legge che possano rientrare , per fattispecie, nella norma di cui sopra.
Probabilmente va ripensata in toto la strategia delle Imprese assicurative per la repressione in sede giudiziaria delle frodi assicurative .
E di questo parleremo nelle prossime settimane.
Marco Contini

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