Intervista al Top Manager - Stefano Gentili - Chief Marketing & Distribution Officier - Generali Italia - Il Broker.it

Intervista al Top Manager – Stefano Gentili – Chief Marketing & Distribution Officier – Generali Italia

Stefano GentiliSiamo felici di aver incontrato il Dott. Stefano Gentili – Chief Marketing & Distribution Officier – Generali Italia. Ciò sinceramente ci lusinga molto visto che oggi Generali Italia, non per essere campanilisti, ma è la nostra Compagnia Italiana numero uno e poter intervistare un Suo Top Manager ci lusinga notevolmente.
Partiamo subito con la prima domanda.
SOAVE: “Ci racconta brevemente la sua carriera nel mondo assicurativo e il segreto per diventare un top manager di un’importante Compagnia come Generali?”
GENTILI: Sono entrato nel mondo assicurativo nel 1992 come direttore centrale in Vittoria assicurazioni, responsabile commerciale, marketing e vita. Nei miei anni in Vittoria, che ricordo con grande piacere in particolare per le qualità umane di Carlo Acutis, di Roberto Guarena e di tutto il management, sono arrivato ad occupare la posizione di condirettore generale a riporto diretto dall’amministratore delegato.
Nel 2000 venni chiamato da Enrico Cucchiani a ricoprire il ruolo di vicedirettore generale di Lloyd Adriatico a Trieste, con responsabilità su commerciale, vita e IT, assumendo contestualmente la carica di amministratore delegato nella joint-venture con la banca Antonveneta di Padova, Antonveneta vita. Il periodo triestino mi ha dato molto, mettendomi in contatto con una delle realtà meglio gestite dal punto di vista tecnico dell’allora panorama italiano.
Motivi prevalentemente familiari mi hanno poi spinto a rientrare a Milano dove ho ricoperto per un paio d’anni la carica di COO del Gruppo Aviva in Italia e la carica di amministratore delegato in alcune delle società del Gruppo: Eurovita, società dedicata alle piccole banche, Aviva Assicurazioni, società dedicata agli agenti puri mandatari ed Aviva Italia, joint-venture con UBI banca. Esperienza breve ma intensa che mi ha consentito per la prima volta di cimentarmi in modo molto diretto con le dinamiche di un grande gruppo internazionale.
Nel 2007 tornai in Allianz, subito dopo la fusione di RAS, Lloyd Adriatico e Subalpina. Negli anni successivi mi sono occupato di canali alternativi, fino ad assumere la presidenza di Genialloyd, delle due joint-venture con Unicredit, Credit Ras Vita e Credit Ras Danni e negli ultimi quattro anni ho preso la responsabilità della conduzione delle reti agenziali, con il titolo di vicedirettore generale della Compagnia e con l’obiettivo di completare l’integrazione delle reti e di rilanciare anche commercialmente Allianz in Italia.
Da ottobre 2014 sono in Generali Italia con il ruolo di Chief Marketing & Distribution Officer con la responsabilità su reti agenziali e marketing.
Come spesso accade in questi casi la formula del successo è abbastanza semplice da dire e molto più difficile da realizzare: determinazione, impegno, duro lavoro, voglia e capacità di cimentarsi sempre con nuove sfide, prima fra tutte quella di fare evolvere le proprie competenze in modo da riuscire a restare al passo con un mondo che cambia sempre più velocemente. Ma forse i due elementi più importanti sono la passione con cui si affronta il proprio lavoro e la capacità di trasmetterla agli altri e ovviamente un pizzico di fortuna.
 
SOAVE: “Si parla spesso di digitalizzazione e dell’applicazione dei nuovi mezzi di comunicazione (social network) per le Compagnie e gli Agenti. Generali Italia come sta affrontando tale sfida e come si comporterà in futuro?”
GENTILI: Generali Italia si sta muovendo su entrambi i fronti.
Il primo fronte é quello dei sistemi di supporto alle agenzie e ai clienti e, più in generale, del modello operativo della compagnia dove stiamo puntando molto sulla semplificazione. Il nostro focus in questo momento e per i prossimi anni sarà quello di rendere più semplice (Simpler & smarter) l’interazione fra clienti, consulenti assicurativi e compagnia. Questo comporta un grande impegno nel ripensare e ridisegnare principali processi interni in modo che la digitalizzazione porti davvero tutti i benefici che oggi le nuove tecnologie consentono e non si limiti semplicemente ad essere una facciata. Questo approccio comporta inoltre il ripensamento nel modo di lavorare sia internamente sia nel necessario confronto con la nostra rete agenziale. Iniziative come hackathon, simplification lab, gruppi di lavoro “agile” sono oggi all’ordine del giorno del modo con cui Generali Italia affronta e risolve le principali attività di progettazione strategica.
social 3Il secondo fronte è quello dell’utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione sia verso i nostri consulenti, circa 20.000 professionisti appoggiati a 1.500 agenzie, che i nostri 6 milioni di clienti. Da questo punto di vista il mondo social offre opportunità inimmaginabili. A marzo del 2015 abbiamo varato la nostra strategia di presenza sui social, basata su un’ottica B2B2C in cui con il sito e le pagine della compagnia generiamo contenuti che vengono poi utilizzati dagli oltre 1000 siti e dalle oltre 600 pagine delle agenzie per rafforzare i legami con i nostri comuni clienti e per supportare le varie iniziative commerciali che decliniamo attraverso le agenzie stesse sul territorio.
Sono personalmente molto soddisfatto del percorso di quest’ultimo anno che non solo ci ha visto riconoscere svariati riconoscimenti proprio in tale ambito ma ci vede oggi fra i principali protagonisti della comunicazione social.
 
SOAVE: “Abbiamo letto che Generali investe, tra l’altro, anche nelle tenute vinicole riportando grandi risultati. Perché questi investimenti? Passione, amore per il territorio?”
GENTILI: La tradizione di Generali nell’investimento nelle tenute agricole risale a metà dell’ottocento. Si deve proprio a Generali infatti la prima grande opera di bonifica agraria in Italia, in quella che oggi è la tenuta di Ca’ Corniani.
GenagricolaOggi Genagricola è la prima azienda agricola italiana per dimensione e, anche grazie al grande impulso dato da Philippe Donnet, coinvolgendo dapprima l’attuale amministratore delegato di Genagricola Alessandro Marchionne ed in seguito Riccardo Cotarella, uno dei più importanti enologi italiani, oggi la qualità della nostra produzione vinicola è riconosciuta non solo in Italia ma anche nel mondo: uno dei nostri vini è anche entrato nella classifica dei 100 migliori vini del prestigioso Wine Spectator 2015.
Ma Genagricola e molto di più che produzione vinicola: nelle nostre tenute che vanno dal Friuli alla Calabria passando dal Veneto, Piemonte, Lazio e che comprendono una importante presenza anche in Romania, si coltivano cereali e riso, si alleva bestiame e si producono latticini di grande qualità.
 
SOAVE: “Come è stato, se può anticiparlo, il risultato del 2015 della Compagnia?”
GENTILI: I risultati del 2015 oggi sono pubblici e ci consentono di salutare l’esercizio appena trascorso come uno dei migliori di sempre sia in termini di margine operativo che di risultato netto, con un rafforzamento della nostra quota di mercato nel vita e la sostanziale tenuta nei rami danni. Il tutto in una situazione di mercato che sappiamo tutti non essere semplice sia per i bassi tassi di interesse che per il continuo movimento al ribasso dei prezzi.
Generali-Nuovo-Logo-HiResPer Generali Italia va aggiunto che il 2015 è stato l’anno in cui abbiamo sostanzialmente completato l’integrazione delle infrastrutture delle tre precedenti compagnie che sono confluite in generali Italia.
Mi piace ricordare che nel 1993, quando sono entrato nel mondo assicurativo, Generali, Ina e Toro erano considerate le tre grandi compagnie di assicurazione italiana. Oggi sono riunite in un’unica compagnia, Generali Italia, con un unico sistema informatico, un unico catalogo prodotti ed unico brand commerciale.
Uno sforzo enorme che ha consentito in meno di tre anni di completare la più grande integrazione assicurativa europea il tutto senza perdere quote di mercato e rafforzando la nostra redditività ed i nostri parametri di solvency.
Stefano GentiliSOAVE: Entriamo nel vivo dell’intervista ponendole una domanda che sta molto a cuore ai nostri lettori: “Qual è per voi la rete distributiva che prediligete e, soprattutto, pensate di collaborare in modo ancor più preponderante e significativo, visto i cambiamenti in corso della distribuzione in generale, anche con il plurimandato, con broker assicurativi e altri canali? In poche parole, la distribuzione nei prossimi anni per Generali.”
GENTILI: Il canale distributivo su cui si basa il successo di Generali non solo in Italia ma anche in Europa sono certamente le agenzie con i loro consulenti professionisti. Non a caso nel suo intervento all’assemblea degli azionisti della holding Assicurazioni Generali il nuovo CEO di Gruppo Philippe Donnet ha avuto modo di riaffermare tale centralità e di ringraziare tutti gli agenti, in particolare quelli operanti in Italia, per quanto hanno fatto nella storia del Gruppo Generali e delle compagnie che oggi ne fanno parte.
Riteniamo che in un momento di grande proliferazione di informazioni, oggi accessibili a tutti in modo molto più semplice e veloce che nel passato, la necessità di una consulenza professionale, per sapersi muovere in modo corretto in questo mare magnum, sia più importante che nel passato e quindi il ruolo centrale dell’agente ne uscirà rafforzato.
Ovviamente parliamo di agenti che abbiano le capacità professionali e personali per poter evolvere coerentemente con il mondo che ci circonda.
Da questo punto di vista le reti agenziali di Generali Italia partono da una grande base di competenza sia tecnica, che commerciale, che manageriale. Le diverse origini ed evoluzioni storiche delle compagnie oggi confluite in Generali Italia ci consentono una ricchezza di valori e competenze che rendono la nostra rete unica e di certo in grado di affrontare con serenità le sfide che il mondo di oggi propone ad ogni intermediario professionale.
La maturità nel riconoscere le mutate attitudini dei nostri clienti attuali e prospettici, la capacità di sviluppare sistemi di offerta in grado di offrire non solo coperture assicurative ma un approccio complessivo al tema della sicurezza, basato sulla capacità di fare prevenzione e sulla immediatezza degli interventi in grado di contenere gli effetti di eventuali accadimenti negativi, la semplificazione delle modalità di interazione con la compagnia unite alla grande professionalità della nostra rete di oltre 20.000 consulenti sul territorio ci mettono oggi nella situazione di affrontare il mercato dei prossimi anni consapevoli della nostra forza e certi che, con il giusto impegno e con la passione che ci contraddistingue, sapremo cogliere tutte le opportunità.
Ringraziamo fortemente il Dott. Stefano Gentili e speriamo di incontrarlo nuovamente perché la Sua passione e grande “grinta” ci piace e pensiamo che faccia bene al sistema distributivo italiano. Grazie ancora.
Avv. Gian Carlo Soave

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