Prendersi cura dei collaboratori. Tante ragioni per farlo con gratitudine - Il Broker.it

Prendersi cura dei collaboratori. Tante ragioni per farlo con gratitudine

Siamo incappati in questo articolo, a nostro avviso molto azzeccato. In molti dovrebbero applicare tali consigli, ma in molti non ne hanno le capacità.
Ne riportiamo un estratto. 
Tirar fuori la voce
Resistere alla tentazione di mollare tutto quando si pensa di non poter far niente per migliorare i luoghi organizzativi in cui lavoriamo. Vale la pena. Grosso modo, chiudevo con questa riflessione un precedente post, La grande tentazione: “attacca il ciuccio dove vuole il padrone”.
Ci sono numerose ragioni infatti per non lasciarsi sopraffare dallo sconforto. Motivazioni che sono più solide per chi ha la responsabilità del lavoro di altri. Quali? E dove prendere la forza per sostenere la fatica del “farsi carico”? Ne L’attimo fuggente il professor Keating invitava i suoi allievi a combattere per tirar fuori la voce, ammonendo che più tardi si comincia “più grosso è il rischio di non trovarla affatto”. La nostra motivazione a prendersi cura dei collaboratori, infatti, può scolorirsi come un capo di abbigliamento nella varichina; un po’ come fa l’acqua quando bagna un foglio scritto con l’inchiostro. E’ un processo lento ma inarrestabile, bisogna fermare in qualche modo lo stillicidio. Per questo, nel chiasso di un’epoca che corre veloce, è importante tornare a interrogarsi sulle ragioni dell’impegno che fonda la responsabilità di ciascuno verso gli altri anche nel lavoro. 
Chi volesse leggere per intero articolo può farlo qui. Clicca

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