Le Frodi in Assicurazioni - I dati statistici del fenomeno - di Marco Contini - Il Broker.it

Le Frodi in Assicurazioni – I dati statistici del fenomeno – di Marco Contini


La media europea dei sinistri fraudolenti si attesta attorno al 10% contro il 2,5% di quelli italiani. E’ un dato molto negativo che denota la difficoltà che ha il mercato nazionale ad individuare i fenomeni fraudolenti che circondano il mondo assicurativo.
Le cosiddette ‘frodi sommerse’ rappresentano, secondo gli assicuratori, il 5-10% del totale dei sinistri e forse oltre. Individuare una speculazione ai danni della compagnia assicurativa non è facile, il fenomeno è occasionale, seppur diffuso e non è riconducibile a schemi precisi, quindi è di difficile individuazione e successiva denuncia.
In realtà il 70% delle frodi interessa il ramo rc auto, il 13% i danni elementari, il 12% i danni speciali e il 5% i danni alla salute. Le frodi nel campo dell’rca rappresentano la percentuale maggiore, ma ciò non deve trarre in inganno: in Italia il fenomeno delle frodi assicurative con particolare riferimento ai rami elementari sta assumendo proporzioni molto preoccupanti.
L’incidenza dei danni alla persona, ad esempio, sta crescendo in maniera anomala. E’ sbagliato , dunque, ritenere che le frodi nell’Rca rappresentino quasi la totalità, in termini percentuali, delle frodi assicurative
La causa del fenomeno fraudolento viene addebitata per lo più al contesto sociale per il 60%, alla collusione degli attori coinvolti per il 15%, alla mancata percezione delle conseguenze sociali ( allarme sociale ) per il 10% e alla criminalità “solo” per il 15%.
Buona parte della collettività, infatti, considera la frode assicurativa un reato minore, in qualche modo giustificabile in considerazione della sempre maggiore onerosità dei premi assicurativi. E’ un circolo vizioso: da un lato si froda perché il costo dell’assicurazione è alto, dall’altro la compagnia assicurativa si trova costretta ad aumentare i premi assicurativi.
Negli ultimi anni le compagnie assicurative hanno aumentano il livello di investigazioni e l’utilizzo di banche dati sempre più complete, con un aumento della Detection ed un aumento percentuale delle frodi scoperte.
Si comincia anche a puntare molto sulla prevenzione, l’analisi e la quotazione del rischio dei rami non solo Rca , attività che assumono un ruolo fondamentale per evitare di acquisire rischi non genuini o altamente rischiosi e poco profittevoli.
Più Banche dati e più Prevenzione per far diminuire il Gap di Detection che ci separa da altri paesi europei , ma anche maggiore consapevolezza di avere delle Unità Antifrode formate e specializzate con personale adeguato per contrastare adeguatamente un fenomeno sempre più in crescita e non solo nel nostro paese.
Marco Contini

0 Comments

Leave A Comment