Assicurazioni e Merito per rilanciare il Paese. - Il Broker.it

Assicurazioni e Merito per rilanciare il Paese.

È uscito ieri, 23 aprile 2016, su Corriere della Sera un interessante articolo sul ruolo fondamentale delle assicurazioni per rilanciare il nostro amato Paese.
C’è da dire subito che il blog sono anni che sottolinea l’importanza del sistema assicurativo, ma evidenzia anche quanto sia fondamentale – per non dire vitale – l’applicazione del merito ad ogni suo livello! 
Ho organizzato due anni fa un evento proprio per analizzare, insieme a manager del settore assicurativo, il fenomeno del merito e la sua applicazione all’interno delle loro realtà. ( per vedere evento cliccare qui ). Il merito e la sua applicazione sono fondamentali per far sì che il settore sia pronto all’impatto con il mercato globale e ai cambiamenti quotidiani che si stanno affrontando. 
Ci tengo a sottolineare che con il Forum della Meritocrazia – associazione del quale sono stato uno dei fondatori – abbiamo più volte sottolineato in vari eventi e anche con la ricerca effettuata insieme all’Università Cattolica, dal nome Meritometro, quanto il nostro Paese sia all’ultimo posto per applicazione del merito a tutti i livelli.
Nella maggior parte dei casi il merito è poco applicato perché chi potrebbe applicarlo, non solo i vertici, hanno la paura o l’istinto, di non attorniarsi di persone più brave di loro. Invece, le grandi multinazionali di qualsiasi settore iniziano ad investire ed individuare soggetti meritevoli già dai primi anni della loro permanenza in Azienda, creando, per loro, un percorso con il fine di non farsi sfuggire la risorsa e per esaltare le caratteristiche della stessa per il bene dell’Azienda e non per interessi particolari e, lasciatemi dire, poco edificanti per l’Azienda stessa.
Le qualità vanno esaltate, protette e aiutate a tutti i livelli per il bene Aziendale e non per interessi personali.
Buon 25 Aprile a tutti!
Mirko Odepemko


Articolo Corriere della Sera
La profonda discontinuità che interessa i sistemi economici impone anche al nostro Paese di affrontare una riflessione sul ruolo che, tra gli altri, il sistema assicurativo può svolgere per supportare una crescita sostenibile e per dare una valida risposta alla crescente domanda da parte, della collettività, di protezione e di servizi che non aggravino però i conti pubblici.
La società esprime oggi molteplici sfide in diversi campi. In particolare, l’Italia si trova nella necessità di contenere la spesa proprio nel momento in cui cresce vertiginosamente il bisogno di welfare sapendo che nel 2050 saremo 61,6 milioni, con un’età media di 49,2 anni e che già oggi l’assistenza per la terza età è un «dramma sociale» a carico delle famiglie. Forte è, anche, il bisogno di soluzioni per trovare risorse utili allo sviluppo infrastrutturale e delle imprese o per proteggere il risparmio in condizioni di tassi zero.
Segue nel quotidiano del 23 aprile 2016

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