Le Frodi nel mondo assicurativo - Marco Contini - N.4 Anno I - Il Broker.it

Le Frodi nel mondo assicurativo – Marco Contini – N.4 Anno I

Come vengono combattute nel Mondo le Frodi in Rca ( e non solo ) : gli Stati Uniti
Il fenomeno delle Frodi in assicurazione, specie quelle nella Rca ( ma non solo ) esula dai confini nazionali e lo ritroviamo, in forme e dimensioni diverse, in tutto il mondo.
Cominciamo con una panoramica negli Stati Uniti d’America.
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Gli Stati Uniti insieme con il Canada, sono stati i primi i primi ad accorgersi che le frodi ai danni delle compagnie d’assicurazione stavano diventano un grave problema per lo sviluppo del mercato assicurativo americano fin dal 1920 .
Inizialmente le autorità posero la loro attenzione soprattutto verso le frodi di grossa entità perpetrate dalla criminalità organizzata. Nella seconda metà degli anni ’60, un gran numero di frodi ordite nell’ambito dell’assicurazione automobilistica e sulla salute, imposero un considerevole aumento delle tariffe negli stati e per i rischi in cui la criminalità era più attiva.
Questa situazione rafforzò la consapevolezza delle compagnie d’assicurazione della loro incapacità a combattere questo fenomeno singolarmente; la reazione all’aumento delle frodi fu però inizialmente in mano alle singole compagnie. Queste hanno sviluppato gradualmente delle strutture a livello regionale e nazionale per la raccolta dei dati e per l’investigazione.
Il primo impegno legislativo contro la cosiddetta criminalità dei “colletti bianchi”, si ha sotto la presidenza di Nixon con la formazione del RICO (racketeer influenced and corrupt organization) e con la promulgazione di leggi che rendevano più semplice la persecuzione e la confisca dei beni dei truffatori.
 
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Inoltre, con il passare del tempo sono state emanate varie leggi a livello federale che riguardano la lotta alle frodi nel mercato assicurativo, nonostante le notevoli differenze tecniche e legislative che esistono nella gestione del problema nei vari stati americani.
Recentemente ( anni 1990 ) vi è stato un forte impulso nel pubblicizzare la “guerra” alle truffe nel mercato assicurativo; per anni si è ritenuto che la pubblicità a questo tipo di problemi fosse deleteria, poiché poteva scatenare dei meccanismi d’imitazione. Un po’ come in Italia d’altronde.
Ultimamente però le agenzie di controllo non solo partecipano a dibattiti televisivi sul problema, ma addirittura allestiscono campagne pubblicitarie, attraverso le quali mostrano ai potenziali truffatori le pene in cui possono incorrere se vengono sorpresi ad ordire frodi; e assicurano ai clienti onesti il massimo impegno nel proteggere i loro interessi.
Le più importanti organizzazioni americane impegnate alla lotta alle frodi sono ad oggi :
The National Automobile Theft Bureau: dal 1912 raccoglie informazioni sulle immatricolazioni di tutte le automobili che circolano negli Usa riportando anche dati sulle eventuali denunce d’incendio e furto.
 
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Insurance Crime Prevention Institute(ICPI): agenzia investigativa nazionale che opera dal 1971 per tutti i settori assicurativi. Ha avuto un grande sviluppo dopo il caso di Baltimora del 1973, in cui favorì la condanna di sedici persone tra medici e avvocati che avevano allestito una vera organizzazione impegnata ad ordire frodi nei confronti di varie compagnie assicurative. L’ICPI è un’agenzia investigativa che verifica le denunce sospette che le sono presentate dalle compagnie assicurative e non ha nessun potere in ambito di giudizio.
 
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The property insurance loss register: è un registro computerizzato creato nel 1977 dall’American Insurance Association per raccogliere dati sulle denunce dei danni dovuti ad incendi dolosi. Adesso comprende anche un archivio per le denunce di furto di importi superiori a 1000$. Le informazioni sono mantenute nell’archivio per un periodo limitato di tempo (3 anni per i furti, 5 anni per gli incendi) al fine di evitare la formazione di un database di dimensioni non gestibili.
 
Foto5The Index System è un database predisposto dall’American Insurance Services Group che raccoglie dati sui sinistri automobilistici che hanno provocato danni a terze persone. I record sono tenuti per un periodo massimo di 5 anni, ma ciononostante forniscono una base apprezzabile per ulteriori verifiche delle denunce, dal momento che una ricerca condotta dall’organizzazione ha rilevato che ad un quarto degli assicurati è collegata una denuncia presentata entro il quinquennio precedente.
The Insurance Commitee for Arson Control: fondata nel 1978 è un ente che allestisce campagne pubblicitarie, organizza corsi per addestrare lo staff delle compagnie assicurative per identificare le denunce sospette, sempre nell’ambito del settore incendi dolosi.
 
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National Insurance Crime Bureau(NICB): ha sperimentato la creazione di una rete che colleghi tutte le compagnie di assicurazione al fine di raccogliere e distribuire informazioni. Attraverso lo sviluppo di questo network la NICB ha intenzione di creare un mezzo attraverso il quale gli investigatori possono facilmente reperire informazioni con cui rafforzare le prove delle cause che devono essere sottoposte a procedimenti legali. Utilizzando le tecnologie informatiche si possono fare dei confronti incrociati su nominativi, indirizzi, numeri di telefono, che possono rivelare la presenza di vere e proprie organizzazioni criminali impegnate nell’attuare truffe.
 
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Coalition Against Insurance Fraud: è un’organizzazione federale dedicata in via esclusiva a combattere le frodi assicurative, educando il cittadino al rispetto delle leggi etiche e morali nei confronti delle compagnie assicurative. Combina le risorse delle associazioni di consumatori, di assicuratori e di organizzazioni governative per mostrare come l’impatto finanziario delle frodi assicurative colpisca non solo l’industria assicurativa ma tutto l’insieme degli assicurati.
 
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La prossima settimana esamineremo dei casi concreti di frodi in Rca presi dalla cronaca di tutti i giorni e vedremo come un semplice risarcimento, se speculato , possa lievitare di costo anche del 1000%
Marco Contini

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