IL PUNTO! di Mirko Odepemko - Fondo Agenti, Carige, PMI e IVASS, RC Medici. - Il Broker.it

IL PUNTO! di Mirko Odepemko – Fondo Agenti, Carige, PMI e IVASS, RC Medici.

Eccoci, dopo due settimane, come di consueto, per la rubrica “IL PUNTO!”. Sono state intense settimane che hanno visto completati acquisti fra gruppi assicurativi: uno fra tutti ITAS che ha acquistato RSA Italia e la completa acquisizione di Helvetia nei confronti di National Suisse. L’aumento di capitali di Cattolica, per una cifra di 500 milioni di euro, questo per essere pronta ad acquistare altre Compagnie. I Gruppi Assicurativi, soprattutto chi ha liquidità per farlo, cercano di acquistare altre Compagnie che sono sul mercato per fare gruppo e sistema, forse anche nell’ottica della normativa Solvency II. Normativa che preoccupa molto le Compagnie medesime.
rsaSe posso dire la mia non capisco come si è riusciti, in questi anni, a distruggere (perchè questo è stato) una Compagnia come RSA Italia che era composta da uomini di grande professionalità e di grande spessore. Tutti i professionisti che facevano parte di questa categoria di persone sono stati allontanati (per usare un eufemismo) e, in alcuni casi, se ne sono andati da quando RSA Italia è stata guidata da Top Manager (così si fanno chiamare) assolutamente non all’altezza (i risultati portati lo dimostrano chiaramente). Quello che è successo a RSA Italia ci deve insegnare qualcosa di importante: i Manager che arrivano da mondi diversi da quello assicurativo non riescono a portare i risultati che forse qualcheduno si aspettava da loro.
carige_1Cambiando decisamente discorso, ma rimanendo sempre a Genova, non si capisce cosa stia succedendo fra Apollo e Carige. Il calo del titolo a Piazza Affari, -2,5% a 0,0883 euro, lascia presagire un weekend impegnativo per Banca Carige. Non solo perché domenica 26 arriveranno i temuti risultati del comprehensive assessment della Bce, ma anche perché alla fine di questa settimana scade l’esclusiva concessa al fondo americano Apollo Management, già prorogata due volte, per la cessione dei rami assicurativi Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova. 
Secondo alcuni rumor il cda avrebbe già dato via libera alla cessione del polo assicurativo a un prezzo di 300 milioni. Se così fosse la vendita non sarebbe troppo conveniente per la banca ligure, visto che al 31 dicembre 2013 le partecipazioni erano iscritte a bilancio al valore di 383,9 milioni (dopo le svalutazioni). In ogni caso la firma ancora non c’è – l’ufficializzazione dovrebbe arrivare al momento del signing – e la banca presieduta da Cesare Castelbarco Albani continua a guardare avanti (cioè al di là di stress test e cessioni) tanto da aver completato il pool di nomine alle posizioni chiave del gruppo. Anche l’ultima casella mancante sarebbe stata riempita, e il nuovo General counsel di Carige dovrebbe entrare in carica a partire dai primi di novembre.
Cambiando decisamente discorso reputo di fondamentale importanza la questione del fondo agenti di assicurazioni che, in queste settimane, è finita sul tavolo del governo dopo una interrogazione parlamentare presentata dal senatore Carlo Giovanardi (Ncd). E’ stato infatti logo-snachiesto a governo, Tesoro e ministero dello Sviluppo economico, cosa intendono fare per «riportare a un componimento le parti sociali, Ania e Sna, al fine di evitare il commissariamento del Fondo pensione agenti professionisti di assicurazione», considerato tra l’altro che l’eventuale commissariamento del fondo comporterebbe «ricadute drammatiche non solo per i pensionati (11.000) e per i contribuenti (15.000) al Fondo medesimo, ma anche sull’immagine e credibilità dell’intero sistema assicurativo italiano». aniaNei giorni scorsi, come noto, è saltato il tavolo tra lo Sna e l’Ania, con le compagnie disposte a mettere nel fondo 16 milioni di euro. Mentre altre sigle rappresentanti degli agenti, Anapa e Unapass, si erano dette disposte al confronto per cercare di salvare il fondo. Ieri lo Sna ha espresso soddisfazione per l’interrogazione parlamentare di Giovanardi, con la «politica che ha capito che il Fondo può essere salvato», ha dichiarato il presidente dello Sna, Claudio Demozzi. 
Infine vi riporto una indagine effettuata da State Street tra 300 assicuratori internazionali. Dalla ricerca è emerso in particolare che per rispondere e raggiungere nuovi segmenti di clientela gli assicuratori stanno investendo per il 58% in crm (customer relationship management) e per il 57% nei social media. Mentre il 50% degli intervistati da State Street dice di aver puntato sulla tecnologia per acquisire nuove informazione dalla clientela. Il settore però sembra muoversi a rilento. State StreetLa ricerca ha rilevato che l’86% degli assicurati è ancora impegnato a risolvere i problemi dei vecchi sistemi It per integrare e gestire i dati e appena il 38% riconosce di essere molto efficace nella trasformazione di molteplici. «Gli assicuratori devono compiere uno sforzo affinché i dati diventino una vera e propria risorsa», ha detto Pete Thurmond, responsabile dell’Insurance Sector Solution di State Street, aggiungendo che «diventerà sempre più importante per gli assicuratori concentrarsi sulla raccolta e sulle analisi dei dati per capire i comportamenti dei consumatori e offrire prodotti su misura che soddisfino le loro esigenze». Il disallineamento rispetto a questi obiettivi può rappresentare un ostacolo per il settore, hanno concluso da State Street. 
ivassUn’ultimissima notizia, della quale parlammo ancora prima dell’estate, riguardante il via libera al credito diretto e a nuovi investimenti per le assicurazioni dopo la pubblicazione del regolamento Ivass che ha potenziato gli strumenti delle compagnie a sostegno dell’economia reale. Il limite per gli strumenti non quotati (in cui sono inclusi ora crediti, cartolarizzazioni o private equity) ammessi alla copertura delle riserve tecniche (quindi senza aggravio di capitale per le compagnie) è pari infatti al 10%. Considerando che le riserve in gioco sarebbero circa 400 miliardi, la cifra monstre in campo è quindi di 40 miliardi. Un calcolo che però resta teorico anche perché va considerato che dal 1° gennaio 2016 partiranno le nuove regole Solvency II, che per questi strumenti prevedono accantonamento di capitale, in funzione del rischio.  
Vi ringrazio dell’attenzione. Ci ritroviamo tra due settimane.
Vi auguro uno splendido Week End.
Mirko Odepemko
——————————————
La rubrica “L’Avv. Soave risponde” sta per diventare un libro!
Per prenotare, in modo assolutamente non vincolante, potrete spedire email con Vostro nome e cognome a: vademecumsoave@gmail.com

——————————————

0 Comments

Leave A Comment