Rc auto, banche e benzina: arriva la legge concorrenza - Il Broker.it

Rc auto, banche e benzina: arriva la legge concorrenza

Dopo quattro segnalazioni dell’Antitrust, la prima datata 2010, il disegno di legge annuale per la concorrenza si appresta finalmente a tagliare il traguardo. Al ministero dello Sviluppo economico, incaricato di coordinare una lunga serie di proposte provenienti da diversi ministeri, hanno avviato la scrittura del testo che potrebbe approdare all’esame del consiglio dei ministri alla fine di settembre o comunque entro la prima metà di ottobre con misure di liberalizzazione che spaziano dalle banche alleASSICURAZIONI, dai carburanti ai servizi pubblici locali.
L’intenzione di dare finalmente corso a un obbligo annuale previsto addirittura dalla “legge sviluppo” del 2009 era già stata indicata ad aprile nel Programma nazionale di riforma. L’accelerazione è stata però impressa subito dopo la pausa estiva, con l’obiettivo di accogliere almeno una parte della lunghissima segnalazione inviata dall’Antitrust alla presidenza del Consiglio e al Parlamento lo scorso 4 luglio (48 pagine).
Dal punto di vista strettamente tecnico il lavoro di screening è a buon punto ma il passaggio più complicato sembra essere quello politico: in diversi casi, soprattutto di fronte alle norme più dirompenti indicate dall’Antitrust, già si pesa l’opportunità di inserire in un Ddl possibili focolai di scontro sia con le lobby più influenti sia con l’opposizione.


ASSICURAZIONI e banche
Il tormentato percorso al Senato del decreto Destinazione Italia si era concluso con lo stralcio della riforma Rc auto, confluita in un disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 6 febbraio. I contenuti di quel pacchetto, che nel frattempo non ha fatto passo avanti, appaiono destinati ad essere assorbiti dal più ampio Ddl per la concorrenza. In vista, tra l’altro, potrebbero esserci una stretta antifrode (intervenendo sui tempi per richiedere risarcimenti) e sconti minimi per chi accetta di far montare la scatola nera a bordo o di far riparare il veicolo incidentato a un’officina convenzionata con la compagnia. In sede di conversione in legge del decreto competitività, invece, il governo si era impegnato a recepire proprio con il prossimo Ddl un emendamento Pd che mirava a evitare le tariffe diversificate su base territoriale, a parità di parametri, per non penalizzare gli automobilisti virtuosi della Campania e in particolare di Napoli.
I tecnici del governo ragionano nel frattempo anche su una maggiore libertà di scelta dei consumatori nel settore bancario. In valutazione la proposta Antitrust, che per aumentare il tasso di mobilità della clientela punta a un massimo di 15 giorni per il trasferimento del conto corrente con risarcimento in caso di ritardi addebitabili alla banca. Più difficile che nel Ddl trovi spazio una riforma di sistema quale il rafforzamento della separazione tra fondazioni e società bancarie.

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Fonte: Il Sole 24 Ore

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