200mila medici: scatta l'obbligo RC Professionale - Il Broker.it

200mila medici: scatta l'obbligo RC Professionale

Come al solito due pesi e due misure. Che non sia mai detto che un Governo si metta contro ai dipendenti pubblici; in questo caso 115mila medici.
Ferragosto salato per i medici italiani. Da venerdì scatta infatti l’obbligo di polizza per oltre 200 mila professionisti, che dovranno avere l’assicurazione per la responsabilità civile, altrimenti riceveranno una sanzione disciplinare. L’obbligo riguarda 50 mila odontoiatri, 45 mila medici di famiglia, 18 mila camici bianchi della guardia medica e continuità assistenziale, 12 mila specialisti ambulatoriali, 7.500 pediatri di libera scelta, 40 mila liberi professionisti e circa 30 mila dipendenti del servizio pubblico, obbligati però alla copertura di una polizza quando svolgono attività extramoenia. L’obbligo di stipulare una polizza vale anche per veterinari, ostetriche e infermieri che lavorano nella sanità privata. A scattare la fotografia su quante e quali categorie di camici bianchi saranno chiamate a rispettare l’obbligo assicurativo professionale è il presidente della Federazione nazionale degli Ordine dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, che all’Adnkronos Salute precisa: «L’entrata in vigore di questa norma mette in luce le distorsioni del mercato assicurativo, che per alcune categorie è inaccessibile»
Al riparo dall’obbligo di polizza RC professionale sono invece i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale, circa 115 mila. I camici bianchi che lavorano in corsia sono stati esentati dall’obbligo da una norma contenuta all’interno del decreto di riforma della Pubblica amministrazione. Il decreto stabilisce infatti che l’obbligo di assicurazione professionale «non si applica ai medici dipendenti pubblici del sistema sanitario nazionale». Camici bianchi esentati, quindi. Ma non le strutture dove lavorano: il decreto prevede l’obbligo per le tutte le aziende del Ssn e per tutte le strutture sanitarie private (accreditate o non) che, a qualunque titolo, forniscono prestazioni sanitarie, «di dotarsi di copertura assicurativa o di altre analoghe misure per responsabilità civile verso terzi (RCT) e per responsabilità civile verso prestatori d’opera (RCO), a tutela dei pazienti e del personale». L’obbligo assicurativo per le strutture sanitarie è certamente un ‘ombrello’ per i medici, ma fino a un certo punto. «Gli ospedali, le cliniche e tutte le strutture sanitarie – spiega Bianco – non coprono la colpa grave. Quindi tutti i professionisti sono di fatto obbligati a proteggersi da un’eventuale rivalsa in caso di colpa grave»

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