Solvency II: Polizze a rischio Btp - Il Broker.it

Solvency II: Polizze a rischio Btp

Da Milano Finanza di martedì 12 Agosto 2014
Francesi e tedeschi hanno avuto le loro soddisfazioni. E anche gli spagnoli, in fin dei conti, sono riusciti a far valere i propri interessi nell’intricata partita europea di Solvency II. E gli italiani? In un primo momento sembravano aver giocato bene le carte nella definizione dei requisiti patrimoniali per le compagnie di assicurazione, in vigore dal 2016.
Ma ora è entrato in scena un nuovo elemento che rischia di scombussolare gli equilibri, penalizzando principalmente proprio le assicurazioni italiane, e potenzialmente l’intera economia del Paese.
A Bruxelles si sta cominciando a discutere della necessità di chiedere alle assicurazioni di accantonare riserve di capitale a fronte di un possibile default dei titoli di debito pubblico. La proposta, manco a dirlo, arriva da Paesi che non hanno avuto problemi con il debito pubblico. Ma per le assicurazioni italiane la cosa può invece rivelarsi una grana. Non solo perché il rischio-Paese dell’Italia potrebbe essere considerato più alto di quello tedesco, ma anche perché le compagnie tricolore complessivamente sono più esposte nei confronti dei titoli di Stato nazionali rispetto alle concorrenti europee, per un importo che supera 250 miliardi. Il rischio, quindi, è che siano costrette ad aumenti di capitale importanti o, in alternativa, a vendere parte di questi titoli, a danno, in questo caso, dell’Italia intera. «È una questione difficile da risolvere, da sempre il dilemma del sistema finanziario», osserva Paolo Gualtieri, ordinario di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari all’Università Cattolica, «perché se è vero che non si può ignorare la valutazione che i mercati fanno del rischio di un Paese, è altrettanto vero che, come è stato ampiamente dimostrato, quando aumentano gli spread il rischio di default viene molto sovrastimato, ed è molto più alto di quello che si ottiene analizzando le serie storiche».
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