Italia Oggi di Martedì 29 Luglio 2014
L’assicurazione dei medici nel caos. A partire dal 15 agosto, infatti, tutti i camici bianchi saranno obbligati per legge a dotarsi di una copertura assicurativa, ma lo dovranno fare senza alcun riferimento normativo. Secondo quanto appreso da ItaliaOggi da ambienti vicini al ministero, sembra ormai certo che per Ferragosto non arriverà quel regolamento ad hoc, atteso da anni dai medici, che avrebbe dovuto agevolare la copertura assicurativa per le specialità a rischio, circoscrivere le responsabilità dei camici bianchi e limitare i costi dei risarcimenti. Il risultato? La protezione assicurativa dal rischio di un contenzioso per presunta malpractice in un parto continuerà, per ora, a costare oltre 10 mila euro l’anno a un ginecologo, con un massimale di 500 mila euro. Tariffa simile per un chirurgo generale o un ortopedico che abbia appena concluso la specializzazione o ancor più dopo 20 anni di esperienza alle spalle. E per molti camici bianchi il costo diventerà così insostenibile da pensare alla cessione dell’attività. E saranno proprio i liberi professionisti a trovarsi in maggiore difficoltà visto che i colleghi del settore pubblico non solo sono esonerati dall’obbligo ma possono almeno usufruire della copertura della propria Asl o dal modello di autoassicurazione messo in campo recentemente dalle regioni. Dunque, a partire dal 15 agosto tutti i camici bianchi sono obbligati a stipulare l’assicurazione, senza alcuna proroga (sarebbe la terza) sottostando a quelle regole da Far West che ormai sono diventate prassi: premi alle stelle e polizze elevatissime. Con un’ulteriore complicazione, come si legge nel dossier dell’Ania «Malpractice, il grande caos»: l’abbandono del mercato da parte delle compagnie italiane, in fuga non solo per la continua crescita di risarcimenti, ma anche per la progressiva impossibilità di valutare il rischio da coprire. E quindi se trovare una compagnia disposta ad assicurare sarà complicato, scovarne una che assicuri a prezzi vantaggiosi praticamente impossibile.
Segue sul quotidiano
0 Comments
Leave A Comment