Dal Corriere della Sera giovedì 2 luglio 2014
Auto senza polizza a quota 3,5 milioni
ROMA — La congiuntura è sfavorevole, ma i conti tornano. Lo scorso anno la raccolta nel settore assicurativo ha raggiunto 165 miliardi di euro, crescendo del 22% nel ramo vita a fronte di una flessione del 4% nel ramo danni. Il dato è una delle indicazioni contenute nella relazione annuale dell’Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici), illustrata ieri dal presidente, Aldo Minucci. La tenuta della raccolta fa il paio con l’utile complessivo del comparto nel 2013: circa 5 miliardi di euro. A contribuire al risultato sono oltre 2 miliardi di utili ottenuti «grazie, soprattutto, al miglioramento nel ramo Rc auto». Al di là dei numeri nella relazione di Minucci viene ribadita la disponibilità da parte del sistema assicurativo a «dare un contributo per favorire il passaggio a un più ampio, liquido ed efficiente sistema finanziario». In sostanza, una parte degli attivi delle compagnie (circa 560 miliardi investiti per metà in titoli di Stato) potrebbe essere impiegata «in forme alternative, siano esse rivolte al finanziamento delle imprese o di opere infrastrutturali». L’apertura è in linea con il recente provvedimento del governo, che consente alle «assicurazioni di svolgere direttamente l’attività di concessione di finanziamenti alle imprese». Nel suo intervento Minucci ha inserito un cavallo di battaglia delle imprese assicurative: una polizza obbligatoria che copra il patrimonio abitativo privato italiano dal rischio catastrofale. Il modello suggerito dall’Ania prevede un limitato «intervento economico a carico dello Stato a una predeterminata percentuale del danno subito (per esempio il 50%)». Le imprese assicurative potrebbero, insomma, offrire la copertura con l’ausilio di un consorzio, di cui lo Stato (ogni anno il risarcimento dei danni da catastrofi naturali raggiunge in media 3,3 miliardi) sarebbe riassicuratore di ultima istanza, al fine di fronteggiare eventi eccezionali. Ania quantifica in un miliardo la «riduzione del costo dei risarcimenti da parte dello Stato». Sul versante dei prezzi delle polizze Rc auto Minucci rivendica una diminuzione del 10% del prezzo medio. Il calo del costo dei sinistri (-14% nell’ultimo biennio) è dovuto alla crisi economica, che ha spinto gli automobilisti a ridurre l’uso dei veicoli. Prima che la ripresa economica determini «un inevitabile aumento dei sinistri» occorre intervenire. La soluzione risiede nell’adozione delle tabelle di valutazione del danno biologico e nel contrasto alle frodi. C’è infine la piaga degli automobilisti che circolano privi di assicurazione. Nel 2013 circa 3,5 milioni di veicoli, pari all’8% del totale degli automezzi, sono circolati senza una copertura .
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