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Ora Google sfida le assicurazioni

Il motore di ricerca ha lanciato un sito di comparazione con prodotti di 120 compagnie in Francia, Inghilterra e Germania. L’Italia potrebbe essere la prossima tappa. E in pista c’è anche Amazon. Ricerca di Accenture: un cliente su 4 comprerebbe polizze da gruppi del web
Google e Amazon diventano concorrenti delle assicurazioni, e gli utenti internet, da parte loro, sono pronti a utilizzare questi nuovi canali per comprare una polizza per l’automobile o per l’abitazione. A fotografare il fenomeno è una ricerca internazionale appena pubblicata da Accenture. Dei 6 mila clienti di compagnie di assicurazione intervisti tra Nord America ed Europa, Italia compresa (con 520 contattati), il 67% si dice disposto a prendere in considerazione l’acquisto di prodotti assicurativi da soggetti diversi dalle tradizionali compagnie e, di questi, più di un quarto (23%) guarda con favore a fornitori di servizi online come appunto Google e Amazon.
«Sono operatori che quotidianamente vengono utilizzati dagli utenti internet», dice Fabrizio Sarrocco, responsabile Insurance di Accenture Management Consulting, «e a cui i clienti guardano con fiducia anche per acquistare nuovi servizi». Una fiducia che gli operatori online sembrano voler mettere alla prova. Google a settembre ha lanciato in Gran Bretagna un sito di comparazione online sui prodotti di 120 compagnie assicurative e ha sconvolto il mercato dei comparatori internet inglesi. L’operatività è stata estesa anche a Francia e Germania e stanno già circolando voci in merito a un prossimo sbarco in Italia. Per ora Amazon si è concentrata invece su servizi di pagamento e carte di credito, ma la prossima tappa potrebbe essere proprio quella assicurativa.
«Il vantaggio di questi colossi Internet è che possono creare prodotti di massa ma allo stesso tempo tagliati su misura del cliente», aggiunge Sarrocco, «perché gli assicurati viaggiando su Internet lasciano traccia nei database dei siti delle loro preferenze e attitudini». Se si apre un sito di viaggi la compagnia potrebbe per esempio proporre una polizza per il volo aereo o per il soggiorno all’estero. In Italia finora in canale diretto ha rappresentato meno del 10% del mercato assicurativo con una crescita costante ma lenta. Ora però la sfida arriva dai colossi e le compagnie assicurative dovranno attrezzarsi per non subire passivamente la rivoluzione.

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