Ben tornati con “IL PUNTO!” che, come preannunciavo due settimane fa, sarà a cadenza quindicinale e non più settimanale. Ringrazio tutti coloro che nello scorso week end mi hanno contattato e chiesto come mai non era uscita la mia “rubrica”.
Andando subito al punto, le notizie a mio avviso rilevanti di questi ultimi quindici giorni sono riferibili a: Generali, Allianz e Unipol. Partiamo subito con GENERALI SpA che ha ottenuto, sotto la guida del Top Manager Greco, un risultato molto importante: utile netto a €1,915 mld, il migliore degli ultimi 6 anni.
Nel 2013 Generali ha compiuto importanti passi in avanti verso la ricostituzione della redditività e della solidità patrimoniale el ha riportato il focus sul core business assicurativo attraverso la dismissione di business non-core e gli investimenti per il pieno controllo di attività strategiche. La governance è stata rafforzata, tramite un’organizzazione più semplice ed efficace. Generali ha chiuso l’esercizio con un risultato operativo a €4.207 milioni (+5,3% rispetto ai € 3.994 mln del 2012), in crescita in tutte le linee di business. Il Gruppo ha chiuso l’anno registrando il miglior utile netto degli ultimi 6 anni: € 1.915 milioni (contro i 94 mln del 2012), grazie alle performance operative. Tenendo conto dei proventi delle dismissioni e della rivalutazione della quota in Bankitalia, assorbite da impatti negativi straordinari dovute a Telco (-€189 mln), BSI (-€217 mln) e altri attivi, l’impatto complessivo di questi one-off è sostanzialmente neutro.
Greco stesso afferma che ciò è stato possibile perchè: “In particolare, abbiamo completato dismissioni di asset non core per €2,4 miliardi e acquisizioni di minorities in aree strategiche per €1,5 miliardi. E’ stata rafforzata la struttura manageriale e semplificata la governance del Gruppo, che adesso è in linea con le best practice internazionali. Nel 2013 abbiamo generato un ritorno complessivo per gli azionisti del 26%. I risultati del 2013 e il dividendo più che raddoppiato confermano dunque che siamo sulla strada giusta.” Per quanto riguarda il business Vita, la produzione si mantiene stabile a €45.115 milioni (+0,2%) con un migliore business mix verso prodotti a margine più elevato. Nel segmento Danni, i premi sono sostanzialmente stabili (€20.940 mln; -0,6%) nonostante la difficile congiuntura economica in alcuni mercati core del Gruppo. Il Combined Ratio migliora ulteriormente a 95,6% (-0,2 p.p.) nonostante gli impatti catastrofali abbiano pesato per 2,3 punti percentuali (1,5 p.p. nel 2012), portando il risultato operativo ad un incremento del 3,5% a €1.616 milioni. Infine, nel segmento finanziario, crescono le masse gestite per conto di terzi (+3,8% a €104.346 mln), contribuendo all’aumento degli Asset Under Management complessivi del Gruppo (+5,4%) a € 508 miliardi. Il risultato operativo del segmento cresce del18,4% a €483 milioni.
Per quanto riguarda le reti e il 2014 si apprende che il Gruppo prevede, seppure in un contesto macroeconomico ancora incerto, un ulteriore miglioramento del risultato operativo e dell’utile netto, in linea con il piano strategico triennale. Il Gruppo continuerà a basare la sua strategia di business sullo sviluppo e sulla valorizzazione della clientela, anche attraverso interventi mirati sulla rete di agenzie e sul rafforzamento del Gruppo nella distribuzione integrata su più canali.
Altra notizia importante di questa settimana è sicuramente l’acquisto di Milano Assicurazioni di Allianz con quest’ultima in continuo contatto con Unipol per concludere l’affare. La firma è attesa per oggi (sabato 15 marzo), la data limite indicata all’Antitrust dalla compagnia assicurativa per rispettare gli impegni presi al momento dell’operazione suFondiariaSai. L’accordo è a porta di mano e, salvo colpi di scena, tutto dovrebbe procedere secondo quanto indicato al mercato. È stato lo stesso amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, qualche giorno fa a dirsi fiducioso perché «è stato trovato un valore corretto».Allianz è pronta a rilevare 1,2 miliardi di premi, che fanno capo a circa 800 agenti, oltre a 500 dipendenti, a un prezzo che si aggirerebbe intorno a 500 milioni. A guardare con attenzione l’evoluzione della vicenda c’è, come detto, l’Autorità alla concorrenza che ha messo il fiato sul collo a Unipol: lo scorso 19 febbraio l’Antitrust aveva infatti aperto una procedura d’infrazione per la mancata vendita degli asset della Milano entro il termine del 19 dicembre 2013, come previsto inizialmente. L’unico modo per far rientrare l’allarme infrazione è quindi trovare l’accordo e firmare.
Vedremo anche che cosa succederà alla rete distributiva di Milano Assicurazioni e che cosa decideranno di fare le altre Compagnie che hanno tentato di acquistare la Milano Assicurazioni senza successo. Sinceramente mi sembra che sia molto pericoloso avere 3 gruppi (Generali, Unipol, Allianz) che in Italia rappresentano un oligopolio per il portafoglio che possiedono e della rete distributiva sul territorio. Staremo a vedere. Io spero che nuove Compagnie estere, non facenti parte di gruppi sopra descritti, possano affacciarsi sul nostro mercato e dare un po’ di vitalità ad un mercato assolutamente immobile, tranne alcune eccezioni.
Vi auguro con tutto il cuore uno splendido week end.
Mirko Odepemko
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