La voglia di “creare una propria compagnia” e la scorciatoia delle compagnie "esterovestite" - Il Broker.it

La voglia di “creare una propria compagnia” e la scorciatoia delle compagnie "esterovestite"

Rumene.001Sarà il caro RCA, sarà il sempre più stringente oligopolio, sarà il desiderio di mettere a frutto la propria esperienza con un progetto imprenditoriale, sarà la volontà di cogliere opportunità di mercato, sarà, ancora, come emerge dai fatti di cronaca che tornano alla ribalta in quesiti giorni, la volontà di aggirare le regole avvalendosi di legislazioni più favorevoli e compiacenti. Ma un fatto è certo: sono molti gli italiani, assicuratori e non, che sognano di aprire una propria compagnia estera in Italia.
Molti, eticamente, seguono la via, certo più complessa ma indubbiamente regolare, della LPS o dello Stabilimento. Una via certo non priva di ostacoli che prevede un iter complesso ed oneroso. Individuare una compagnia già autorizzata ad operare in Italia, convincere IVASS della bontà della compagine societaria e delle finalità, accompagnare il partner estero nel difficile processo di comprensione delle normative e del mercato italiano… Pochi ce la faranno ma certo partiranno con il piede giusto.
Ma nel Paese dei furbetti la tentazione di creare una propria compagnia estera  appositamente costituita in un Paese “compiacente” per servire il mercato italiano senza una reale attività nel Paese di origine, è forte ed attrattiva per imprenditori senza troppi scrupoli.
Che fare allora? Semplice, trasferirsi in Romania – Paese che gode di un regime regolamentare decisamente più morbido, per poi operare in Italia attraverso soci italiani residenti.
E così, nuovamente, cala la scure di IVASS. Gli interventi erano già stati preannunciati lo scorso giugno dal Presidente Salvatore Rossi il quale aveva dichiarato: “Sul fronte della tutela dei consumatori stiamo conducendo varie azioni… alcune imprese assicurative di diritto comunitario , a volte “esterovestite” ma in realtà riconducibili a soggetti italiani che si comportano scorrettamente e compromettono la reputazione del sistema”.
Già nel 2012 erano state, come noto, bloccate la “rumena” City Insurance e la “maltese” EIG (per quanto riguarda il vita nel caso di quest ultima).
Ora è il tuno di Onix Assigurari e Forte Assigurari e Riassigurari, entrambe costituite in Romania da operatori italiani del ramo Cauzioni con precedenti penali e inibiti all’attività in Italia. Ora però IVASS ha posto fine all’ennesima furberia con due provvedimenti datati dicembre che hanno rispettivamente bloccato Onyx e Forte.
Speriamo che questo nuovo intervento faccia chiarezza nella mente di chi vorrebbe seguire la strada più semplice attraverso scorciatoie sul filo della legalità.
Ben vengano le nuove compagnie straniere e il loro potenziale impatto sulla concorrenza ma, anche nel settore assicurativo, è ora che si inizi a fare le cose per bene!
Massimo Rosa

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