ANIA su RCA: no a sconti minimi, ispezione preventiva e prestazioni medico-sanitarie. Si a transizione graduale verso forma specifica e deregulation scatola nera - Il Broker.it

ANIA su RCA: no a sconti minimi, ispezione preventiva e prestazioni medico-sanitarie. Si a transizione graduale verso forma specifica e deregulation scatola nera

133428926-04e9bb09-9089-451d-ab19-9124106c6bebAldo Minucci, Presidente dell’Ania, ha commentato oggi le novità contenute nel Decreto “Destinazione Italia” varato dal Governo lo scorso 23 dicembre: “Servono, da parte del Governo, più coraggio e una maggiore fiducia nelle forze di mercato per risolvere il problema dell’assicurazione auto in Italia, dominato da un sistema di regole e comportamenti che – come ha dimostrato lo studio “Confronto sul mercato RCA in Europa”, presentato da The Boston Consulting Group – presenta forti anomalie rispetto agli altri paesi europei e penalizza così decine di milioni di automobilisti”.
Secondo lo studio in Italia il prezzo medio per cliente è di 491 Euro rispetto alla media di 278 euro degli altri paesi, quindi 213 euro in piu’ per ogni veicolo. Per le auto, il prezzo medio dell’RCA è più alto del 45% rispetto alla media degli altri Paesi UE.
Innanzitutto va approvata dopo sette anni la tabella unica per il risarcimento dei danni fisici di grave entità, una misura fondamentale per avvicinare il costo della RC Auto in Italia al livello degli altri paesi europei”.
Il Decreto” – ha poi chiarito Minucci – “presenta aspetti positivi sul tema del contrasto ai comportamenti fraudolenti, ma affronta il tema dei prezzi con un approccio dirigista, senza dimostrare fiducia nelle forze di mercato. Siamo contrari al sistema degli sconti minimi imposti. È solo la dinamica di mercato che determina l’andamento dei prezzi, che infatti scendono – come per tutto il 2013 – quando ci sono le condizioni economiche. Inoltre, il Decreto prescrive due obblighi per le imprese: i) l’ispezione preventiva del veicolo; ii) l’offerta di prestazione di servizi medico- sanitari che oltre ad essere non coerenti con il principio comunitario di libertà di offerta comportano oneri aggiuntivi per le imprese, non hanno un’efficacia significativa nella lotta alle frodi e non possono quindi essere associati a sconti. Queste due misure vanno eliminate”.
Vanno poi modificati sostanzialmente – ha poi aggiunto Minucci – anche altri interventi, tra cui molto importanti sono il risarcimento in forma specifica e il divieto di cessione del credito derivante dal risarcimento. Si tratta di interventi proposti dal Governo che vanno nella giusta direzione di ridurre il costo dei risarcimenti, attraverso 1) il conseguimento di economie di scala nella filiera della riparazione; 2) un maggior controllo che non siano effettuate riparazioni non dovute; 3) l’emersione di una diffusa evasione fiscale. Tuttavia, il risarcimento in forma specifica per poter funzionare al meglio necessita di un periodo di transizione, durante il quale occorre lasciare alle imprese la possibilità di organizzare un’offerta del servizio per province e/o per tipologie di veicoli e prevedere (transitoriamente) la possibilità di mantenere le attuali clausole”.
Sulle norme relative alle “scatole nere”, commenta Alessandro Santoliquido , Presidente della Commissione Auto dell’ANIA “continua la volontà del Governo di regolamentare strettamente l’utilizzo di uno strumento che oggi vede l’Italia leader nel mondo per diffusione. La fissazione di sconti minimi obbligatori o la creazione di organismi monopolistici di interscambio dei dati rischia al contrario di limitare la diffusione di questo strumento, proprio nelle nicchie di mercato dove ce ne sarebbe più bisogno”.
“Per effetto della forte concorrenza – continua Santoliquido – i prezzi della rc auto sono in forte riduzione. Nel 2013 il prezzo medio ha segnato una diminuzione di circa il 5%, valore coerente con la contrazione del 6,6% dei premi incassati dalle compagnie nei primi nove mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
L’andamento dei prezzi è giustificato sia dalla forte riduzione della circolazione, e quindi del numero degli incidenti, sia dagli effetti della norma che ha reso più stringenti i controlli sui danni lievissimi alla persona.
“Occorre quindi modificare in profondità il Decreto – ha concluso Minucci – accogliendo le proposte da noi suggerite ed eliminando gli inutili oneri burocratici e amministrativi. Così facendo si potrebbe perseguire l’obiettivo di una incisiva riforma della rc auto, avvicinando i prezzi italiani a quelli praticati negli altri paesi europei”.

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