Roma, 28 dic. (Adnkronos) – Polizze rc auto false o contraffatte. Vere e proprie truffe ai danni del consumatore, contro cui l’Ivass ha intensificato la sua azione di contrasto negli ultimi anni. I dati raccolti dall’Adnkronos fotografano un fenomeno ancora consistente ma con un trend in calo: i casi accertati di commercializzazione di ‘pacchetti’ di contratti falsi o contraffatti denunciati dall’Autorità guidata da Salvatore Rossi scendono a 23 nel 2013 contro i 39 del 2012. Numeri rilevanti se si fa riferimento alle polizze sottoscritte: per ogni segnalazione possono essere centinaia quelle effettivamente stipulate.
Si tratta, per questa tipologia di truffe, di contratti che sfruttano molto spesso il nome di compagnie esistenti e autorizzate ad operare in Italia. Ma distribuite da soggetti non iscritti nel Registro unico degli intermediari assicurativi e non presenti nell’Elenco degli intermediari della Unione Europea.
Clamoroso il caso che ha coinvolto Sara Assicurazioni, la compagnia assicurativa ufficiale dell’Aci. Polizze rc auto a tempo (5 giorni) sono risultate contraffatte e diffuse da due broker, Valter Sparvieri e Gold Broker di Bergamo, con cui la compagnia assicurativa, ha fatto sapere l’Ivass, ha dichiarato di non avere alcun rapporto.
Ma la truffa nel settore non si ferma alle polizze contraffatte. Operano anche vere e proprie compagnie fantasma, insieme ad altre che non sono autorizzate ad operare in Italia nel settore rc auto. Anche in questo caso, sono frequenti le segnalazioni dell’Ivass dirette a informare direttamente i consumatori.
Il monitoraggio dell’Autorità di controllo sul settore assicurativo è costante. Nell’ultimo caso preso in esame, comunicato il 23 dicembre, l’Autorità interviene su due compagnie romene già sotto osservazione. Tenuto conto delle criticità emerse per Onix Asigurari e Forte Asigurari Reasigurari, abilitate ad operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, l’Autorità, il 20 dicembre 2013, ha adottato due provvedimenti con i quali è stato disposto per entrambe le imprese il divieto di stipulare nuovi contratti in Italia.
Va ricordato che chi stipula una polizza Rc auto con compagnie non autorizzate non assolve l’obbligo assicurativo previsto. Non solo non è coperto in caso di incidente, ma rischia anche il sequestro del veicolo e una sanzione fino a 3.194 euro.
Il fenomeno truffa nel settore Rc auto è in costante evoluzione, tanto più che la crisi spinge a tagliare il più possibile le spese per la gestione dell’auto, alimentando la ricerca di soluzioni low cost. E la nuova frontiera del raggiro è la diffusione online di polizze, anche temporanee, che non consentono l’identificazione dell’intermediario.
Per la prima volta quest’anno, l’Autorità ha segnalato 8 siti internet che non sono conformi alla disciplina sull’intermediazione assicurativa: fastbroker.it; rca5giorni.com; playitalia.it; autotranzit.it; tranzitior.com; emissione5giorni.com; polizza5giorni.it; privatimport.
Sono siti internet che operavano, con slogan accattivanti e rassicurazioni annesse. Era il caso del sito polizza5giorni.it. Il claim era eloquente: “Devi trasferire un’auto o una moto? Necessiti di una Rc auto temporanea? Abbiamo la polizza che fa per te! Al prezzo di 110 euro per 5 giorni”. La polizza “include contratto, tagliando, contrassegno e carta verde e puoi circolare all’estero”. Assicura auto, ciclomotori e furgoni 35q, “anche con targa estera o di cartone. Il contraente può anche non essere l’intestatario del veicolo. Ricevi il tagliando in 24h via email, valido a tutti gli effetti di legge”.
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