Dal Corriere della Sera di venerdì 27 dicembre 2013 Dal decreto «Destinazione Italia» sono in arrivo sconti per gli automobilisti italiani onesti e un sospiro di sollievo tirano pure le imprese di assicurazione che dovrebbero vedere ridotti i tentativi di frodi ai loro danni.
Da oggi, al rinnovo del tagliando, il costo della polizza Rc auto potrà calare per diversi motivi. Per esempio, se l’assicurato accetterà l’istallazione in auto della cosiddetta «scatola nera» o di strumenti «equivalenti» si potrà vedere accordato uno sconto del 7%. In caso di incidente stradale le registrazioni e i dati forniti dal dispositivo «faranno piena prova dei fatti cui si riferiscono» salvo si dimostri «il mancato funzionamento del dispositivo». Se l’impresa rifiutasse di applicare lo sconto l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni (Ivass) potrà comminare una sanzione che va da 5 mila a 40 mila euro e la riduzione automatica del premio a vantaggio dell’assicurato.
Gli automobilisti che accetteranno un risarcimento del danno «in forma specifica» otterranno una riduzione del 5% che può salire al 10 nelle regioni più a rischio di frodi assicurative. In poche parole, l’auto incidentata dovrà essere riparata o nell’officina scelta dall’assicurazione o in una di fiducia del danneggiato ma a patto che a pagare la fattura sia direttamente l’impresa per una cifra uguale al costo che avrebbe sostenuto con i riparatori convenzionati. Resta fermo il diritto del danneggiato al risarcimento «per equivalente». In questo caso, non potrà essere maggiore ai valori di mercato. Poi ci potrà essere uno sconto del 4% se nel contratto si prevederà il divieto di cessione a terzi del diritto del risarcimento dei danni senza assenso della compagnia. Così sarà possibile «impedire accordi fraudolenti fra danneggiato e carrozziere» con aumenti «artificiosi» in sede di fatturazione dei lavori.
Risparmi sino al 7% per chi accetterà eventuali cure medico-sanitarie da professionisti convenzionati e pagati dalle assicurazioni. Se l’impresa rifiuterà gli sconti dovrà dirlo al cliente, pena una sanzione da 1.000 a 10 mila euro. Infine, in caso di sinistro i testimoni dovranno essere identificati, pena l’inammissibilità, al momento della denuncia del sinistro o dalla richiesta di risarcimento. Salvo che il giudice non riconosca l’oggettiva impossibilità dell’identificazione. Verrà segnalato in Procura chi negli ultimi 5 anni è stato testimone in almeno altre tre cause di incidenti.
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