Domani a Palazzo Chigi sarà esaminata la bozza di un decreto urgente contenente le norme volte ad abbattere i prezzi dell’RCA.
La proposta è frutto del lavoro di un tavolo tecnico cui ha partecipato anche ANIA e prevede la facoltà per le compagnie di proporre polizze con scatola nera che, a fronte del rilevante impatto antifrode del device, dovranno offrire sconti rilevanti.
Rumor di palazzo dicono che il Presidente Letta punterebbe in realtà all’obbligatorietà – non della scatola nera – ma dell’offerta di un prodotto assicurativo auto con scatola nera da parte di tutte le compagnie. Questa non sarebbe la soluzione di tutti i mali – che transiterebbe invece a nostro parere dall’obbligatorietà della scatola sulle nuove immatricolazioni – ma certamente offrirebbe un contributo creando una vera e propria segmentante spaccatura tra coloro che, guidatori prudenti, accetterebbero di buon grado la scatola nera in cambio di sconti e i “recidivi” che invece pur di non essere controllati sarebbero anche disposti a subire penalizzazioni tariffarie.
ANIA rimane comunque contraria all’obbligatorietà dell’offerta e lo stesso Verdone solo alcuni giorni fa aveva chiesto al Governo di non effettuare interventi dirigisti.
Il Governo offrirà naturalmente alle Compagnie una significativa contropartita. Il tema è quello delle riparazioni presso carrozzerie convenzionate. In particolare qualora il cliente decidesse di far ricorso al carrozziere di fiducia anziché a uno di quelli “suggeriti” scatterebbe un meccanismo secondo il quale il rimborso non potrà più basarsi sul preventivo (quasi sempre gonfiato) ma esclusivamente sulla fattura effettivamente emessa e incassata dal riparatore. Un provvedimento questo che renderebbe tra l’altro difficile anche assorbire le franchigie all’interno del preventivo. Infatti, qualora l’unico documento disponibile risultasse essere quello preventivo la norma prevederà che il rimborso non possa basarsi su questo ma, invece, che non possa superare il preventivo per analoga lavorazione formulato dal carrozziere convenzionato.
Ci sfugge la meccanica con la quale questa norma potrà essere applicata ma pensiamo che certamente compenserà – rimuovendo truffe, franchigie annegate, etc. – più che abbondantemente i maggiori costi sostenuti dalle compagnie per la scatola nera.
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