Siamo arrivati al quinto numero e ci sarebbe da scrivere un giornale interno altro che un semplice articolo del sabato per parlare nel dettaglio di tutto quanto è successo e di tutto quanto succederà nei prossimi giorni.
Credo che mi soffermerò su tre notizie fondamentali:
– Situazione Agenti Generali (splendida ricerca fatta da “Innovation Team” società dell’amico Enea Dallaglio)
– Il forte boom delle polizze vita
– Un breve cenno alla vicenda di Fazio e Consorte che sono stati entrambi assolti dalla corte d’appello milanese perchè il fatto non sussiste. Ne parlo brevemente subito dicendo che giustamente bisogna aspettare il terzo grado di giudizio per dare una definitiva analisi del fatto, ma credo che si possa affermare tranquillamente che, ancora una volta, si sia perso tempo e denaro (8 anni) per poi arrivare a sentenza che parla molto chiaro su quanto di vero ci fosse sull’accusa. Sconcerta il tempo perso, il danaro perso dello Stato (cioè di tutti noi cittadini) su accuse a dir poco traballanti vista la sentenza. Giusto fare chiarezza, ci mancherebbe, ma giusto anche non permettere sempre l’ingerenza così sostanziale da parte della magistratura, in alcuni casi, nella vita economica, politica, finanziaria del Paese. Che piaccia o no, ma questo succede ogni volta che si accusa un personaggio o dei personaggi pubblici (in un certo modo); bisognerebbe forse stare maggiormente attenti e decidere veramente di accusare o non accusare sulla base di tombali prove. Questa è la mia sensazione, soprattutto quando si arriva a sentenziare che “il fatto non sussiste” credo che sia la massima garanzia per gli imputati di non aver commesso nulla di contra legem. In soldoni sono d’accordo (non nel senso politico, ma nel senso pratico della frase) con la Ministra Emma Bonino che ieri sera a Virus (trasmissione di RaiDue) ha detto che la giustizia va assolutamente riformata per il bene dell’Italia stessa. Abbiamo 9 milioni di processi aperti, una follia, aggiungo io.
Passiamo agli altri punti che vorrei analizzare con voi: Il forte boom delle polizze vita tradizionali stanno vivendo una nuova crescita di raccolta e fanno concorrenza ai titoli di Stato e alle altre forme di investimento a basso rischio. Gli analisti e i professionisti del settore pensano che questa crescita esponenziale sia dovuta al fatto che questi prodotti contano su un fisco più leggero perché non sono assoggettati all’imposta di bollo e scommettono su formule che le rendono più appetibili.
Vi sono alcuni punti di vantaggio che le polizze vita tradizionali presentano rispetto ad altri strumenti. In primo luogo sono esenti dall’imposta di bollo, requisito non marginale visto che la legge di Stabilità in discussione in Parlamento prevede che dal 2014 tale tassa sarà aumentata dallo 0,15 allo 0,2%. Non è forse un caso che proprio all’avvicinarsi della fine dell’anno sia ripreso un fronte trend di raccolta. Non solo. Visto che queste gestioni investono buona parte dei loro portafogli in titoli di Stato, sono soggette all’imposta sul capital gain non del 20% ma del 12,5% per la quota di portafoglio destinata appunto ai titoli pubblici italiani ed esteri. Anche i rendimenti non sono nel complesso niente male, visto che nel 2013 le gestioni separate hanno confermato un risultato lordo medio del 3,9%, in linea con quello degli ultimi anni. Per una analisi maggiormente dettagliata consiglio articolo uscito oggi Sabato 7 Dicembre su “Milano Finanza” dal titolo Polizze in Paradiso.
Affrontiamo ora la situazione degli Agenti Generali. Sono usciti molti articoli interessanti sulla stampa tradizionale e su quella digitale basati tutti su un importante studio/ricerca fatta da Fabio Orsi di Innovation Team società appena nata ma dalla forte esperienza visto che l’uomo di punta è Enea Dallaglio professionista di grande spessore e di grande esperienza. Abbiamo riportato la notizia anche noi qualche giorno orsono (vi consigliamo di leggerla http://ilbroker.it/2013/11/22/innovationteam-sna-aiba-uea-indagine-un-anno-di-collaborazioni-fra-intermediari/ ) e abbiamo riscontrato grande affluenza di visite alla pagina medesima e, tutto questo, ci fa molto piacere.
La ricerca è basata su tali dati che vado a riportate proprio dalle parole di Fabio Orsi: “I dati parlano chiaro: il 90% della clientela degli agenti spende meno di mille euro l’anno in agenzia – spiega Fabio Orsi, senior consultant di Innovation Team –. È un modello di business che non sta più in piedi e che necessita di un rinnovamento anche attraverso la multicanalità e una riorganizzazione radicale delle agenzie”. Del resto, la minaccia degli altri canali si sente da tempo. Il dato ormai non fa più notizia: circa l’80% della produzione assicurativa Vita in Italia è realizzata dagli sportelli postali e bancari. Anche i promotori finanziari vantano una quota di mercato superiore a quella degli agenti.
Credo che ci sia un significativo stimolo per gli Agenti e sia quello di poter collaborare fattivamente e realmente, come afferma anche Fabio Orsi, con le banche potendo uscire dalle sedi delle stesse e per intermediare rischi per conto delle banche medesime o di clienti delle banche. Esiste la possibilità di avere collaborazioni che definirei leggere, che possono servire sia alle banche che agli agenti per collaborare ed avere soddisfazione reciproca.
Sicuramente su questo campo vedremo grandi sviluppi nei prossimi mesi/anni. Quello che mi sento di ribadire a gran voce è che se gli Agenti non inizieranno a cambiare la loro mentalità per alcuni di loro vi sarà soccombenza rispetto al mercato, ma questo, se ben vi ricordate lo dicevo quasi 7 anni fa con il mio libro dal titolo: “Il tramonto dell’agente assicurativo?”. All’epoca fui deriso e preso in giro da alcuni giornalisti del settore, adesso forse alcuni si dovranno ricredere.
Buon Week End a tutti, a sabato prossimo.
Mirko Odepemko
TUTTI i LIBRI di ODEPEMKO
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