Si è sollevato un polverone sulle pratiche commerciali della compagnia tedesca specializzata nel ramo malattia privata Debeka (la nr uno del settore).
La compagnia sarebbe infatti sospettata di aver acquistato illegalmente i dati su potenziali clienti. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, che ha lanciato un’indagine, esisterebbe un sistema di compensi per 10mila funzionari (poliziotti, insegnanti, agenti del fisco ecc.) che permetterebbe alla compagnia di ottenere informazioni personali su persone non assicurate dal gruppo. Debeka pagherebbe 50 euro per esempio ad un insegnante per un’informazione su un nuovo ingresso a scuola, 150 euro per un contratto malattia e 600 euro per un contratto vita. In totale sarebbero stati sborsati oltre 100 mln di euro di compensi a questi “segnalatori” occulti.
In merito è stata aperta un’indagine per corruzione e violazione del segreto professionale e anche la Bafin (l’Auhtority di vigilanza del settore) ha aperto un’indagine.
Secondo Debeka invece queste pratiche sarebbero perfettamente legali, dal momento che i funzionari avrebbero tutto il diritto di fornire informazioni alla compagnia e di raccomandare assicurazioni ai colleghi.
In ogni caso Debeka non sarebbe l’unica compagnia a farlo. Sempre secondo il quotidiano tedesco ci sarebbero almeno altre 6 compagnie ad aver messo in piedi una rete di informatori remunerata nell’amministrazione pubblica, tra cui BHW, DBV (gruppo AXA) e Signal Iduna.
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