Ma quale sconto: non monti la scatola nera? Ti penalizzo! - Il Broker.it

Ma quale sconto: non monti la scatola nera? Ti penalizzo!

Schermata 2013-10-10 a 16.49.12Prendo spunto dall’interessantissima analisi del giornalista del Sole 24 Ore Maurizio Caprino pubblicata proprio oggi sul suo blog ospitato da Il Sole stesso.
Caprino osserva come in pochi mesi si sia passati da 1.600.000 scatole installate a 2.000.000. Ovviamente questa impennata non è frutto di un obbligo che non c’è e che – purtroppo a mio parere – non ci sarà nemmeno a breve ma da una “coercizione tariffaria” esercitata sui guidatori meno virtuosi (o su quelli che seppur virtuosi hanno la sfortuna di vivere in una zona inserita nella black list).
Ovvio che chi non ha nulla da temere accetti la scatola nera a fronte di uno sconto anche esiguo del 5-10% come quello fino ad oggi mediamente praticato. Altrettanto ovvio che il guidatore indisciplinato, pericoloso, sfuggente ai controlli per motivi personali o peggio truffaldino rifiuti l’installazione.
Secondo Caprino – e non è difficile confermarlo – le compagnie hanno iniziato ad imporre la scatola nera ai peggiori clienti facendo loro ben capire che in caso di rifiuto saranno, in futuro, penalizzati a livello tariffario.
D’altronde la priorità è e rimane l’antifrode, oltre a selezionare e premiare stili di guida virtuosi naturalmente, e già l’accettazione o meno del controllo è una valida indicazione della scarsa propensione del nostro assicurato a “fregarci” in futuro.
I guidatori over 26 anni, che mai hanno avuto sinistri e con classi di merito inferiori alla 6a-7a  fanno gola a tutti e ogni buon assicuratore non esiterà ad applicare loro la miglior tariffa disponibile garantendosi un miglior S/P. I professionisti del sinistro e della guida pericolosa invece giustamente non li vorrebbe nessuno.
Ma dato che nel nostro paese vige l’anacronistico – parere personale di chi scrive – obbligo a contrarre bisogna organizzarsi.
Ora, occupandoci di chi magari è anche virtuoso ma non gli viene riconosciuto, Caprino fa l’esempio dei Napoletani onesti tartassati ed obbligati alla scatola nera. Nessun esempio potrebbe essere più corretto nello spiegare la situazione.
Ma qualcosa sta forse cambiando e, da più parti, nuove compagnie in arrivo, broker illuminati, consorzi e gruppi d’acquisto che ben san fare il loro lavoro si intravvedono spiragli per prossime future offerte che possano portare l’assicurato napoletano “per bene” a pagare come un milanese.
Sogno? Credo di no e il 2014 ci darà certamente delle risposte in proposito.
Naturalmente però la scatola nera, associata magari a rilevazioni obbligatorie in loco ad opera di operatori in grado di fotografare e periziare i danni quasi in tempo reale, è e rimane il vero strumento antifrode. Seleziona a monte e verifica a valle del sinistro.
Certo ci vorrà più giustizia ma se la Legge non riesce a farla ci penserà il mercato, forza saggia e, alla fine, più onesta dei rigidi regolamenti, delle lobby e dei pensatori di palazzo.
Il pezzo di Maurizio Caprino potete LEGGERLO QUI, ve lo consiglio di cuore.
Massimo

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