ING accelera la ristrutturazione, prepara l’IPO e sorprende i mercati con una trimestrale nettamente superiore alle aspettative - Il Broker.it

ING accelera la ristrutturazione, prepara l’IPO e sorprende i mercati con una trimestrale nettamente superiore alle aspettative

Diverse novità in casa Ing che ha annunciato oggi un’accelerazione nel piano di ristrutturazione concordato a fronte degli aiuti UE e una trimestrale del 3° quarter nettamente migliore rispetto alle aspettative del mercato.
In particolare Ing completerà il piano concordato la UE – a fronte dei 10 miliardi di Euro ricevuti dall’Olanda nel 2008 al culmine della crisi finanziaria post-Lehman Brothers nel 2016 – due anni prima di quanto panificato.
Il gruppo olandese, che non è riuscito a cedere Ing Life Japan, la controllata giapponese, ha concordato con Bruxelles una modifica del piano di ristrutturazione integrando la compagnia del Paese del sol levante all’interno del business assicurativo europeo che sarà oggetto di IPO (quotazione in borsa) nel corso del 2014.
Come conseguenza il piano di ristrutturazione sarà completato entro il 2016, con due anni di anticipo rispetto a quanto precedentemente concordato.
Come da piano il gruppo ha già ceduto diversi asset sia nel settore assicurativo sia nell’investment management e ha tagliato migliaia di posti di lavoro per ripagare il debito con lo Stato olandese e rafforzare la propria struttura patrimoniale.
Attraverso le varie operazioni – concluse e da finalizzare – saranno raccolti 25 miliardi di Euro. Di questi 11,3 miliardi sono già andati allo Stato Olandese che ancora vanta crediti per 2,25 le cui ultime due tranche di rimborso sono pianificate per marzo 2014 e maggio 2015.
Nel frattempo pare che l’operazione di aiuto e risanamento stia rimettendo in piedi il gigante olandese che nel terzo trimestre ha prodotto un utile di 100 milioni di euro (- 85% rispetto ai 660 milioni del 3° trimestre 2012)  ampiamente meglio di quanto previsto dagli analisti che si aspettavano una perdita di 25 milioni.
Peraltro occorrre considerare che i profitti sono stati pesantemente abbattuti da 950 milioni di minusvalenza generati dalla cessione del business assicurativo coreano.
Escludendo l’impatto delle dismissioni e di altri oneri non ricorrenti, l’utile netto è salito dell’8,3% a 1,22 miliardi grazie ai tagli di costi e all’aumento del margine di interesse.
Alla borsa di Amsterdam il titolo è salito di quasi il 5% avvicinandosi a sfiorare i 10 euro.

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