ANAPA: La collaborazione tra Agenti stenta a decollare e non ha impattato sui premi RCA - Il Broker.it

ANAPA: La collaborazione tra Agenti stenta a decollare e non ha impattato sui premi RCA

imagesANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione), in una nota stampa datata 14 ottobre stende un bilancio sull’effettivo recepimento da parte del mercato delle norme sulla collaborazione tra intermediari emanate ormai un anno fa.
Secondo il Sindacato la volontà del Ministero dello Sviluppo Economico di intervenire con una nuova disposizione che ha la finalità di contrarre le tariffe del segmento della RCA rappresenterebbe una risposta concreta all’inefficacia e inutilità dimostrata dal precedente provvedimento che mirava a una diminuzione delle tariffe RCA attraverso la maggior concorrenza resa possibile dalla collaborazione tra intermediari.
Sempre secondo ANAPA invece il calo effettivo delle tariffe che si è verificato seppur in modo non uniforme e soddisfacente sarebbe ascrivibile ad altri fattori, in primis la crisi economica che ha determinato un minore e più attento uso dell’auto.
E’ per questo motivo che il legislatore probabilmente interverrà nuovamente sul settore con dei provvedimenti che non andranno a intaccare l’operatività degli intermediari che non hanno alcuna incidenza diretta sul fattore prezzo, se non in via residuale e limitata attraverso l’utilizzo della flessibilità commerciale.
Nonostante l’inefficacia dimostrata nel caso specifico della RCA, ANAPA ritiene che la collaborazione possa rivelarsi un utile strumento nei rami danni non auto per agevolare la precaria redditività delle agenzie, soprattutto di quelle delle primarie compagnie generaliste, più avvezze ad assicurare i rischi in tutti i rami, rispetto alle piccole agenzie di imprese minori che invece saranno costrette a dividere le loro già ridotte provvigioni.
Al contempo ANAPA mette in guardia dai rischi insiti nella norma, in particolare nell’istituto delle collaborazioni, che presenta delle evidenti problematiche applicative: si pensi al profilo della responsabilità, del conto separato, della formazione, del conflitto di interessi. Tutti aspetti che la norma primaria non avrebbe affrontato né disciplinato.
Il Presidente di ANAPA, Vincenzo Cirasola, ha dichiarato in proposito “Siamo stati i primi a denunciare il rischio di disintermediazione in atto nel mercato: mi riferisco non solo alla collaborazione fra intermediari nella RCA, ma anche all’abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base RCA intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall’agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia”. Cirasola ha poi aggiunto “Abbiamo sempre sostenuto che i provvedimenti legislativi presi d’urgenza e spesso anche sull’onda di pressioni populiste non siano lo strumento più adatto per regolamentare un settore così complesso e, allo stesso tempo, così vitale per l’economia italiana, quale quello assicurativo. Auspichiamo che la concertazione con le parti del sistema, avviata dal legislatore, sappia tener in conto anche le plurali esigenze espresse dagli agenti di assicurazione. Il suggerimento che ci sentiamo di dare agli associati, e a tutti coloro che sentono di avere in debita preoccupazione le sorti della categoria, è quello di collaborare, qualora lo ritengano necessario, con colleghi fidati e conosciuti professionalmente, o meglio ancora con brokers professionisti (collaborazione A con B), con la precauzione, ovviamente, di negoziare con il broker una equa provvigione che tenga conto del fatto che il procacciatore di affari sia l’agente”.

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