Premi a +11,7% (59,75 mld €) nel II trimestre grazie al vita - Il Broker.it

Premi a +11,7% (59,75 mld €) nel II trimestre grazie al vita

L’IVASS ha elaborato i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel primo semestre 2013, nonché alla nuova produzione dei rami vita. I dati si riferiscono alle imprese di assicurazione nazionali e alle Rappresentanze per l’Italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).
La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo semestre 2013 ammonta a 59.752 milioni di euro, con un incremento dell’11,7% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
In particolare, come sintetizzato nel seguente prospetto, lo sviluppo della raccolta è da imputare ai rami vita i cui premi, pari a 42.593 milioni di euro, mostrano una incremento del 20,2%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 71,3% (66,2% nello stesso periodo del 2012); invece, il portafoglio danni, che totalizza 17.159 milioni di euro, si riduce del 5%, con un’incidenza del 28,7% sul portafoglio globale (33,8% nell’analogo periodo del 2012).
Tali variazioni sono influenzate dall’uscita dal portafoglio diretto italiano di tre imprese nazionali, i cui portafogli sono stati totalmente assegnati nel corso dell’ultimo trimestre del 2012 a tre Rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in altro Stato S.E.E. Le medesime variazioni calcolate a perimetro di imprese omogeneo (ossia escludendo anche dai dati relativi al primo semestre del 2012 la raccolta premi delle suddette tre imprese), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E., una crescita della raccolta complessiva (vita e danni) e dei rami vita pari, rispettivamente, al 12,1% e al 20,3%, mentre per i rami danni si osserverebbe una riduzione del 4,3%.
Rami vita
I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami vita dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati nell’Allegato – Tav. 1 e riassunti nel successivo prospetto. Nello specifico, il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), con 30.857 milioni di euro, mostra un incremento del 18% rispetto al primo semestre 2012; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di
riferimento), con 9.418 milioni di euro, cresce del 34,5% rispetto al corrispondente periodo del 2012; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 1.616 milioni di euro, con un incremento del 10,3%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 72,4%, per il 22,1% e per il 3,8% (rispettivamente il 73,8%, il 19,8% e il 4,1% nello stesso periodo del 2012).
Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 626 milioni di euro, con un decremento del 17,2% rispetto al primo semestre 2012) rappresentano l’1,5% del portafoglio vita (2,1% nel primo semestre 2012). La raccolta relativa alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 29 milioni di euro) e alle assicurazioni complementari (48 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita (come nel corrispondente periodo del 2012).
Con riferimento ai patrimoni gestiti dalle imprese di assicurazione per i fondi pensione, illustrati nel seguente prospetto, essi sono pari, nel complesso, a 11.650 milioni di euro, con un incremento del 6,8% rispetto alla situazione risultante al 30 giugno 2012. Alla fine del primo semestre 2013 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (5.008 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.731 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.911 milioni di euro).
Da evidenziare che il calo, rispetto alla fine del 2012, dei patrimoni gestiti per i fondi negoziali è da imputare alla scadenza del mandato di gestione di un’impresa assicurativa che ha riguardato linee di investimento di fondi di cospicua entità.
Dalla ripartizione per canale distributivo della raccolta premi (Allegato – Tav. 2), sintetizzata nel seguente prospetto, si rileva che gli sportelli bancari e postali intermediano il 57,7% del portafoglio vita (in forte crescita rispetto al 51,6% del primo semestre 2012).
Seguono i promotori finanziari (19,3%, in calo di oltre tre punti percentuali rispetto al 22,7% dell’analogo periodo del 2012), le agenzie con mandato (13,1%, in calo rispetto al 14,8% nel primo semestre del 2012), le agenzie in economia e gerenze (8,6% rispetto al 9,4% nel corrispondente periodo del 2012), i brokers (1,1% rispetto all’1,2% del 2012) e le altre forme di vendita diretta (0,2%, in confronto allo 0,3% del 2012).
La nuova produzione emessa (Allegato – Tav. 3) si attesta a 28.452 milioni di euro, in crescita del 20,6% rispetto al primo semestre 2012 (+20,8% a termini omogenei).
In particolare, come si rileva dal seguente prospetto, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, si osserva che il ramo I, con 19.672 milioni di euro, mostra un incremento del 15,9% rispetto al primo semestre 2012; il ramo III, con 7.611 milioni di euro, si incrementa del 40,9% rispetto all’analogo periodo del 2012; la nuova produzione del ramo V ammonta a 847,7 milioni di euro, con un incremento del 5,4%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 69,1%, per il 26,8% e per il 3% (rispettivamente il 72%, il 22,9% e il 3,4% nel primo semestre 2012). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (309 milioni di euro), IV (7 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (5 milioni di euro) rappresenta nel complesso l’1,1% del totale rami vita (1,6% nel primo semestre 2012).
Rami danni
I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati in modo dettagliato nell’Allegato – Tav. 4.
Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 8.662 milioni di euro, presentando un decremento del 6,2% rispetto al primo semestre 2012, con un’incidenza del 50,5% sul totale rami danni (51,1% nel primo semestre 2012) e del 14,5% sulla raccolta complessiva (17,3% nel primo semestre 2012).
Per quanto riguarda gli altri rami, quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore quota sul totale, sono: Infortuni con l’8,4% (8% nel primo semestre 2012), R.C. generale con il 7,8% (7,7% nell’analogo trimestre 2012), Corpi di veicoli terrestri con il 7,4% (7,7% nello stesso periodo del 2012), Altri danni ai beni con il 7,4% (6,8%), Malattia con il 6% (5,9%), Incendio ed elementi naturali con il 6% (5,7%). Da ultimo si segnala il calo dell’incidenza del ramo credito, già in atto dal 2011, da ascrivere principalmente a operazioni
di trasferimento di portafoglio a favore di Rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in altri Stati dello S.E.E.. Tali operazioni hanno interessato, in misura significativa, anche i rami Cauzione e Tutela legale.
L’andamento della raccolta premi dei rami danni nel primo semestre del 2012 e del 2013 è sintetizzata nel prospetto seguente:
L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocano l’81,1% del portafoglio danni (81,5% nel primo semestre 2012) e l’86,3% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (87,2% nello stesso periodo del 2012). Da segnalare, infine, la lieve ma continua crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (6% rispetto al 5,5% nel primo semestre 2012), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (8,6% rispetto al 7,8% nell’analogo periodo del 2012).

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