Mentre si prepara l’incorporazione di Toro in Generali Italia con la scomparsa dal mercato dello storico marchio, 400 Agenti riuniti nel Gaat scendono in campo con un’attivita’ autonoma di intermediazione sfidando così duramente il gigante Generali.
Gaat Service, società a capitale diffuso che permetterà agli agenti “golpisti” (circa 400 ne hanno gia’ sottoscritto il capitale) di gestire in autonomia l’attivita’ professionale.
Nel programma della nuova società spicca l’apertura di “punti vendita” Gaat, sotto il nuovo marchio di Gaat Assicurazioni.
Roberto Salvi, Presidente del Gruppo Agenti di Assicurazione Toro (Gaat) a margine del 56esimo Congresso nazionale ha dichiarato “Stiamo aspettando a giorni l’iscrizione al RUI, il Registro Unico intermediari, potremmo diventare operativi nel giro di qualche settimana“, dice a Radiocor.
Gaat Service esiste già da alcuni anni fa, ma solo ora compierà questi passi certamente causati dall’incubo integrazione e resi possibili dal venir meno del divieto di collaborazione tra intermediari rimosso dal decreto Crescita del Governo Monti.
Salvi ha anche preannunciato che ci sono già partner commerciali “disponibili a partire gia’ dai prossimi giorni”. Si tratta in particolare di UCA, compagnia assicurativa specializzata nella tutela legale, del broker milanese Assigei e dell’americana Ace.
Salvi ha poi aggiunto “Continueremo a venderemo le polizze del gruppo Generali. Non intendiamo affatto rinunciarci, pero’ abbiamo adesso la libertà di proporre prodotti aggiuntivi, specializzati, di completare l’offerta“.
Sempre Salvi ha anche ricordato che vi sono già casi analoghi in Italia di Agenti che con la nuova normativa hanno colto l’opportunità di operare in rami in cui la compagnia assicurativa di riferimento non è operativa.
Le Generali nel riassetto italiano hanno recepito in parte alcune richieste degli agenti, come il co-branding (ma gli agenti “non sono soddisfatti che assieme alla scritta Toro non resti il marchio nella sua interezza“), il mantenimento dei mandati attuali e dei capitolati provvisionali, osserva Salvi, “ma questo non e’ frutto di negoziazione, mi aspetto che si apra un maggiore spazio alla negoziazione. Sono le soluzioni condivise che hanno valore per un gruppo agenti, non quelle pre-confezionate“.
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