Credito e Imprese: esiste una soluzione! Credit Fund. di Mirko Odepemko - Il Broker.it

Credito e Imprese: esiste una soluzione! Credit Fund. di Mirko Odepemko

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Il sistema del credito italiano verso le imprese di piccole dimensioni potrebbe cambiare drasticamente.
Prima del Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti per tutte le imprese non quotate in Borsa (cioè tutte tranne le 300 circa in Italia) era praticamente impossibile emettere prestiti obbligazionari sul mercato: gli handicap fiscali e normativi erano pressoché insormontabili.Mario_Monti
Le Imprese erano costrette ad avere, come fonte di finanziamento, solo le banche.
(Fonte S&P: s&p-258x25892% dei finanziamenti in banca e 8% mercato azionario.)
Altro problema è la dimensione dei Bond che deve essere di 100/200 milioni di euro. Per questi motivi si sta creando un nuovo mercato di mini-bond.
Mercato sicuramente, almeno sulla carta, interessante, ma occorrono delle modifiche legislative per permettere, per esempio, alle compagnie assicurative di entrare in questo mercato. Attualmente l’effetto combinato tra le direttive europee di Solvency 2 e una circolare dell’Ivass, di qualche mese fa, rende molto complicato l’investimento delle compagnie e dei fondi pensione nei credit funds.
I ministeri dell Sviluppo Economico e dell’Economia sono al lavoro da mesi per superare tali intoppi. Due intoppi su tutti:
– eliminare l’obbligo della quotazione dei mini-bond;
– modifica della legge sulla cartolarizzazione;
– poter garantire, in vario modo, le obbligazioni emesse.
Ci sono molti analisti che credono che questa sia la soluzione per non rendere l’Italia, ancora una volta, poco reattiva verso novità che possano dare “ossigeno” alle piccole e medie aziende italiane.
Ma quando vale, potenzialmente, questo mercato? 100 miliardi di euro!
Ci sono banche, come MPS MPSe BNL, che sono già partite o stanno per farlo con credit fund. BNLLa preoccupazione maggiore è che il fondo sia gestito senza conflitto di interesse che potrebbero inificiare la bontà, almeno apparente, di tali fondi. Il pericolo maggiore è che le banche “scarichino” in questi fondi i crediti delle imprese, in portafoglio, delle quali, per vari motivi, vogliono disimpegnarsi.  I crediti migliori in bilancio, i meno buoni nei fondi.
Vedremo nelle prossime settimane come si muoverà il Governo, se ancora ci sarà un Governo, e come si struttureranno banche e fondi esteri per quello che sembrerebbe un grande business e un modo importante, per le banche, di recuperare le perdite dovute a Basilea 3.

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