Da Plus 24 del 6 luglio 2013
Anche questa settimana si è registrato il solito balletto di cifre sul caro Rc Auto. L’Ania spiega che le tariffe sono diminuite del 6% da settembre. L’Ivass fa presente che in alcune zone d’Italia sono aumentate ancora del 20%. In attesa che si trovino delle soluzioni all’annoso problema gli italiani, che pagano tariffe doppie rispetto ai consumatori europei, sono alla ricerca di risparmi. «Fornire tariffe scontate», per determinati profili anche del 50%, è la promessa dei comparatori specializzati che mettono a confronto più preventivi. Da inizio anno, grazie all’abolizione del tacito rinnovo e con il venire meno dell’obbligo di inviare una raccomandata 15 giorni prima della scadenza alla compagnia per annunciare il recesso, i comparatori assicurativi, complice la pubblicità insistente, conquistano nuovi visitatori.
Secondo i dati di uno dei principali player del settore, Facile.it (proprietario anche del dominio assicurazioni.it), nel primo semestre le polizze vendute sono aumentate del 55% rispetto all’analogo periodo 2012, anno in cui il gruppo ha collocato 250mila nuovi contratti (rinnovi esclusi). «Ci attendiamo un 2013 con volumi saliti a 360mila contratti Rc Auto e Moto», spiega Mauro Giacobbe, responsabile del canali assicurazioni di Facile.it, gruppo partecipato tra gli altri dalla holding Italiana Quattordicesima (azionista al 21,4% del gruppo Fininvest). Anche Comparafinanza.it dichiara una raccolta premi in incremento del 400% nel primo trimestre rispetto all’analogo periodo del 2012. «Complessivamente il mercato registra rapidi tassi di crescita (+25% di preventivi puri nell’ultimo anno), rappresentando già oggi per gli operatori diretti un vero e proprio canale distributivo altenativo a quello già presidiato», spiega Luca Zille, consulente Prometeia. Certo siamo ancora lontani dai numeri che si registrano nel Regno Unito dove, sotto diverse forme, i comparatori intermediano ben oltre il 50% della raccolta auto.
Vista la crescente popolarità, vale la pena di soffermarsi sul funzionamento dei comparatori. Sono a tutti gli effetti dei broker assicurativi che comparano generalmente quasi tutte le compagnie dirette (con l’esclusione di Genertel che non collabora con nessun comparatore) e nel loro assortimento ci sono anche alcune imprese tradizionali, ma in questo caso è generalmente possibile solo la visualizzazione del premio, ma non l’acquisto poi della polizza. Per conservare l’indipendenza, molti comparatori fissano un importo percentuale sul premio analogo per tutte compagnie. I comparatori, infatti, vivono grazie alle provvigioni dalla vendita come i broker, con l’anomalia che a differenza dei broker “veri”, pagati dal cliente, vengono pagati dalle compagnie.
0 Comments
Leave A Comment