Dall'Ivass più tutela per gli utenti - Il Broker.it

Dall'Ivass più tutela per gli utenti

Da “Il Sole 24 Ore” – Plus24 del 29 giugno 2013
«La vigilanza assicurativa, in Italia come in altri paesi, riguarda due diversi campi: il controllo prudenziale sulle imprese di assicurazione e la tutela del consumatore di servizi assicurativi. È nostro obiettivo rafforzare l’uno e l’altra, in modo da garantire stabilità al mercato e protezione al cittadino nel suo rapporto con le imprese e gli intermediari». Con queste parole si presenta ai consumatori e all’industria Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia che indossa anche la veste di Presidente dell’Ivass, istituto di vigilanza sul settore assicurativo nato a inizio del 2013 dalla trasformazione dell’Isvap. «Gli obiettivi di tutela del consumatore sono e restano orientati alla trasparenza e correttezza della condotta degli operatori di mercato», ha rassicurato Rossi nella sua prime considerazioni sull’attività svolta dall’Authority nel 2012. «Sul fronte della tutela del consumatore, abbiamo sul tavolo dei dossier di più lunga lena, che ancora attendono una soluzione – ha spiegato Rossi –: spicca fra tutti quello delle tariffe nel settore Rc auto». Perfetta sintonia dunque con il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) Giovanni Pitruzzella che ha ribadito come in Italia i costi dell’assicurazione obbligatoria siano doppi rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea. «Nell’interesse dei consumatori onesti e dell’intero sistema è necessario individuare soluzioni rapide e durature», ha spiegato Rossi che ha fatto presente come ci sia un’iniziativa in comune con l’Antitrust che verrà meglio definita all’Assemblea Ania del 2 luglio. Sotto la lente anche «alcune imprese assicurative di diritto comunitario, a volte “esterovestite” ma in realtà riconducibili a soggetti italiani, che si comportano scorrettamente e compromettono la reputazione del sistema.
Resta alta l’attenzione dell’Ivass anche sulle polizze abbinate a mutui e ad altri finanziamenti, per verificare la correttezza delle pratiche di vendita. «È in corso di definizione un organico piano di interventi sulle compagnie e sulle banche distributrici a tutela dei consumatori; nel frattempo abbiamo avviato alcuni accertamenti ispettivi», ha spiegato Rossi. Su questo fronte, come illustra la relazione, sono in aumento i reclami. Quanto all’adeguamento del sistema alle nuove disposizioni legislative in materia di conflitto di interessi, dall’indagine condotta dall’Ivass risulterebbe che il mercato, salvo situazioni circoscritte, ha in generale recepito la nuova disciplina sulle polizze legate ai finanziamenti adattando la struttura dei prodotti in modo da evitare il configurarsi di situazioni di contemporaneo “doppio ruolo” oggetto del divieto.
call center e consumatori
Buoni risultati arrivano anche dall’attività del primo anno di attività del Contact center consumatori, un servizio telefonico gratuito creato con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza e dell’orientamento del consumatore. Fino a oggi sono pervenute 70mila telefonate, segno di un bisogno di informazione precedentemente inespresso. Dallo scorso anno inoltre l’Ivass organizza incontri periodici con le associazioni dei consumatori, per raccoglierne le istanze e confrontarsi sui temi di interesse per gli assicurati. «Ne stiamo apprezzando i risultati, intendiamo portare avanti e intensificare la collaborazione. Stiamo anche predisponendo un progetto organico per favorire la diffusione e la qualità della cultura assicurativa presso i consumatori, progettando piani di formazione scolastica, ricercando sinergie con iniziative simili già avviate dalla Banca d’Italia», ha concluso Rossi.
meno sanzioni agli intermediari
Va detto però che nella relazione ci sono anche numeri che sembrano evidenziare una minore incisività della lotta agli intermediari non in regola: le sanzioni in violazione di disposizioni concernenti l’attività di intermediazione assicurativa verso agenti e altre figure iscritte al Rui sono diminuite del 51% (come segnalato da Plus24 del 24 aprile). Segno, secondo gli osservatori, che forse il passaggio verso il nuovo organismo in via di definizione che si dovrà occupare, sotto la supervisione Ivass, della vigilanza degli iscritti al Rui, potrebbe portare un periodo di allentamento dei controlli, come è avvenuto nel settore dei mediatori creditizi.

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