Pubblichiamo oggi la seconda parte dell’intervista rilasciata in esclusiva a Il Broker da Fabrizio Callarà, Fondatore e CEO di AEC il Lloyd’s Broker che nell’arco di 10 anni si è conquistato un ruolo di primissimo piano nel settore assicurativo italiano.
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Il Broker: Una delle vostre aree di business è quella delle associazioni di categoria dei professionisti. Quali le sfide principali che questi soggetti dovranno affrontare nel prossimo futuro? E come possiamo rispondere come settore assicurativo?
Callarà: Il 07agosto 2012 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPR n. 137/2012, in attuazione della legge di conversione n. 148/2011 del DL 13 agosto 2011 n. 138, che prevede l’obbligo assicurativo per i professionisti. Tale regolamento governativo, che va inserito nell’ambito della riforma degli ordini professionali, è andato a fissare la data di efficacia dell’obbligo assicurativo per i professionisti al 15 agosto 2013. In buona sostanza entro tale data tutti i professionisti dovranno munirsi di idonea polizza RC professionale. Le polizze dovranno quindi tenere indenni i clienti sia per perdite patrimoniali involontariamente cagionate agli stessi nell’esercizio dell’attività professionale descritta in polizza a seguito di violazione di doveri professionali per errori od omissioni, che per i danni materiali involontariamente cagionati nell’esercizio dell’attività di custodia di documenti e valori ricevuti dai clienti, a seguito di distruzione o perdita degli stessi. Le polizze potranno essere sempre stipulate individualmente dal professionista con la Compagnia che si ritiene opportuna, ma le stesse potranno anche essere oggetto di convenzioni stipulate a favore dei propri iscritti da parte dei relativi Consigli Nazionali o Associazioni di Categoria. A tal proposito il Gruppo AEC, per il tramite della controllata AEC Master Broker Srl – Lloyd’s Broker, ha stipulato con alcune tra le più rappresentative Associazioni e Sindacati di Categoria del mondo dell’Engineering, degli Enti Pubblici, nonché dei Consigli Nazionali di Professionisti delle convenzioni ad hoc proponendo dei Programmi Assicurativi ad adesione individuale. A differenza del tradizionale concetto di Affinity Group, che prevede un numero consistente di clienti assicurato tramite polizze collettive, e che pertanto può essere acceso solamente con un numero minimo di adesioni – solitamente 30/50 a seconda del tipo di rischio – il nostro Programma di Affinity può essere acceso senza un numero minimo di adesioni.
Il Broker: E’ ragionevole che il welfare pubblico vada a ridimensionarsi progressivamente. Quali problematiche e quali opportunità si aprono nel vostro mercato?
Callarà: Sebbene la tutela della salute pubblica sia riconosciuta dalla Costituzione e dovrebbe essere garantita dal SSN attraverso le risorse finanziarie pubbliche, l’accesso ai servizi sociosanitari sta diventando sempre più difficile e inadeguato alle esigenze di chi necessita di cure. AEC si impegna costantemente alla ricerca di prodotti da mettere a disposizione dei propri corrispondenti che vogliono offrire ai loro clienti delle soluzioni complete ed affidabili, in grado di dare certezze nel momento di maggiore difficoltà della vita umana e cioè nel caso in cui sopraggiungono malattie ed infermità più o meno gravi. L’offerta di AEC sta diventando sempre più importante e differenziata. Si punta su prodotti completi a tutela della salute come unica alternativa ad un sistema pubblico. Mi riferisco a prodotti come quelli destinati alla copertura delle spese per le cure odontoiatriche o per il rimborso delle spese mediche a vita intera.
Il Broker: Parliamo di RC Professionale come evolverà questo settore? Che cosa si aspetta possa succedere nei prossimi anni? Voi come risponderete?
Callarà:Come AEC, dedichiamo grandissima attenzione alla RC professionale, da cui proviene il 70% del nostro fatturato complessivo e a cui è dedicato uno staff di oltre venticinque persone a tempo pieno. AEC offre polizze all risks per tutte le categorie professionali, con particolare attenzione a quelle dell’area tecnica e con soluzioni adeguate per tutte le figure contemplate dal regolamento 207/2010 (ex legge Merloni sui progettisti). Siamo leader in questo segmento. Ma, anche per quanto riguarda l’area economico-giuridica abbiamo coperture complete.
AEC non si limita a vendere polizze: è, e sarà, parte attiva nel processo di innovazione dell’offerta, promuovendo la creazione di coperture integrate tra gli assicuratori leader nel campo della RC professionale, della tutela legale e dell’assistenza, con prodotti specifici per i professionisti dell’area tecnica, sanitaria ed economico-legale, per le aziende e per gli enti pubblici. Anche per i gruppi affinity studiamo e realizziamo programmi personalizzati e servizi dedicati.
L’evoluzione a breve termine del settore dipenderà anche e soprattutto da cosa succederà ad agosto 2013 quando, intervenendo l’obbligo assicurativo per le professioni statuito dal Decreto Crescita, assisteremo ad un aumento esponenziale delle richieste di quotazioni per le RC professionali. A quel punto, sarà necessario capire se queste verranno canalizzate attraverso i medesimi ordini professionali o attraverso l’attività dei broker. Comunque vada, dal nostro punto di vista, l’obbiettivo resta sempre quello di andare oltre la semplice distribuzione: essere sempre più specialisti, questo è il business model di AEC.
Il Broker: E lato prodotto? Quali innovazioni? Cosa avete in cantiere per questo 2013?
Callarà: AEC, da sempre, si è caratterizzata per uno spiccato interesse verso le nuove soluzioni assicurative da offrire al mercato. E’ in questa logica, perciò, che AEC ha da poco concluso un accordo con Net Insurance SpA, solida realtà nel mondo assicurativo, specializzata nella protezione del reddito e dei pagamenti, e all’avanguardia nella creazione di soluzioni innovative. Parliamo di prodotti come Protezione Affitto, o soluzioni molto interessanti come Linea Continua e Premi no Stress, tutti pensati per la copertura dei rischi relativi alla perdita del reddito, di quelli associati ai contratti di locazione immobiliare e alla tutela della persona dagli infortuni.
Inoltre, da quest’anno AEC è entrata a far parte di AIPB (Associazione Italiana Private Banking), organizzazione impegnata, attraverso la sua attività, a promuovere lo sviluppo della cultura d’impresa private. L’obiettivo di AEC è quello di diffondere la conoscenza di quei prodotti innovativi che utilizziamo presso i canali distributivi private, come nel caso del contributo alla redazione del volume ‘Il private insurance in pratica’ edito proprio da Aipb e da Il Sole 24 Ore. Mi riferisco a prodotti come le polizze a protezione dei danni alle cose (abitazioni, barche, collezioni d’arte, auto di pregio e storiche) e alle persone (infortuni, temporanea causa morte con premi assicurati fino a 25 milioni di euro, rimborso spese mediche a vita intera e valide in tutto il mondo). Inoltre, a quei clienti private che sono nei consigli di amministrazione di aziende, AEC offre una polizza ad hoc, la D&O in forma individuale a copertura dei danni che gli amministratori e sindaci di aziende possono causare a terzi, compresi i soci.
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