INTERVISTE ESCLUSIVE - Andrea Maura, studio legale Legal Grounds: il futuro dell’intermediazione tra IMD II, IVASS e collaborazione tra intermediari - Il Broker.it

INTERVISTE ESCLUSIVE – Andrea Maura, studio legale Legal Grounds: il futuro dell’intermediazione tra IMD II, IVASS e collaborazione tra intermediari

Avvocato Andrea Maura - Legal Grounds
Avvocato Andrea Maura – Legal Grounds

Partiamo oggi con la prima di un ciclo di interviste rilasciate in esclusiva a Il Broker con le quali ci poniamo l’obiettivo di approfondire questioni tecniche o i punti di vista dei più brillanti operatori del mercato. L’intervista vede protagonista l’avvocato Andrea Maura che ha recentemente raggiunto lo studio legale Legal Grounds per rafforzarne la Insurance Practice.
Il Broker: Chi è Andrea Maura? Ci racconti la sua esperienza professionale e qualche nota caratteristica.
Andrea Maura: Sono un avvocato che ha avuto anche una significativa esperienza in azienda, avendo avuto la fortuna di lavorare presso un prestigioso broker multinazionale, dove ho ricoperto il ruolo di responsabile della funzione legal. Mi piace il mio lavoro, che svolgo con passione, cercando di instaurare con la clientela un rapporto profondo e duraturo.
Il Broker: Lei ha appena raggiunto lo studio Legal Grounds. Abbiamo letto che siete il primo studio virtuale italiano web 2.0. Ci spiega cosa significa e quali vantaggi può comportare per i vostri clienti?
Andrea Maura: Lo Studio è nato da un idea dell’avv. Claudia Bortolani, già Pavia & Ansaldo e Macchi di Celere Gangemi. Legal Grounds si propone di prendere il meglio dai modelli di assistenza legale classici cercando di eliminare, anche attraverso l’uso della tecnologia, le problematicità più frequentemente lamentate dai clienti nel rapporto con i loro legali. A differenza di molti degli studi esistenti che sono nati prima di molte delle tecnologie oggi disponibili, LG è stato plasmato sulla tecnologia esistente, da qui per esempio l’idea di spazi virtuali condivisi e l’eliminazione di uffici veri e propri. In questo senso lo studio è un vero e proprio “nativo della rete” di cui conosce bene il linguaggio.
Il Broker: Con il suo ingresso Legal Grounds rafforza la sua presenza nel settore Insurance. Con quali caratteristiche peculiari e quali obiettivi vi ponete su questo mercato?
Andrea Maura: Con il mio ingresso in Legal Grounds, il team insurance può contare su tre professionisti senior di riferimento, ovvero il sottoscritto, l’avv. Claudia Bortolani e l’avv. Micol Mimun, anche lei con una significativa esperienza in studi internazionali (Macchi di Celere Gangemi  e Bonelli Erede e Pappalardo) (dove si è occupata in passato anche di bancario-finanziario, privacy e antiriciclaggio). Il nostro obiettivo è quello di consolidare la nostra presenza nell’ambito del mercato dei servizi legali e della compliance, in particolare nel settore assicurativo, contando anche sulle sinergie che possono derivare dalla collaborazione con soggetti operanti in altri settori legali e non.
Il Broker: Come sa i nostri lettori sono prevalentemente broker e, a seguire, altri intermediari assicurativi. Quali saranno a suo parere oggi i temi giurisprudenziali più rilevanti per il settore dell’intermediazione assicurativa?
Andrea Maura: Prima di tutto occorre premettere che il settore ha conosciuto nel corso dell’ultimo anno un periodo piuttosto intenso. Pensiamo ai numerosi provvedimenti contenuti nei decreti legge Salva Italia (polizze legate a mutui), Cresci Italia (di nuovo polizze legate a mutui e credito al consumo, RCA), alcuni dei quali rimasti ad oggi incompiuti (ad esempio l’obbligo dei 3 preventivi in materia di RCA) e Crescita 2.0 (tra l’altro abolizione del tacito rinnovo e libertà di collaborazione tra intermediari), il cui destino si sta decidendo in queste ore.
Un altro tema molto importante è quello dell’antiriciclaggio a seguito dell’approvazione  da parte dell’ISVAP nel maggio scorso del Regolamento n. 41. Il provvedimento, oltre a contenere una serie di disposizioni che vanno ad impattare direttamente sul sistema dei controlli interni delle imprese di assicurazione ed i rapporti con la loro rete di distribuzione, contiene, infatti, una serie di norme direttamente applicabili ai broker ed agli agenti di assicurazione (norme in materia di organizzazione e controlli e di adempimenti a presidio del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo). Non dimentichiamoci, poi, le recentissime modifiche alla normativa in materia di riciclaggio di rango primario (D.lgs. n. 231/2007) ad opera del D.l. 169/2012 (secondo correttivo del D.lgs. 140/2010), che interessa da vicino i broker per quanto attiene gli obblighi di segnalazione di operazioni sospette.
Il Broker:  Parliamo di IMD II. Che cosa cambierà per i broker ed in generale per gli intermediari italiani?
Andrea Maura: La domanda non è certo semplice ed in questa sede risulta difficile fare un esame approfondito dei possibili impatti della futura direttiva. Tuttavia, basandosi sulla proposta di direttiva pubblicata dalla Commissione lo scorso 3 luglio, possiamo individuare una serie di novità di sicuro interesse per il nostro mercato. Pensiamo, ad esempio, all’estensione del campo di applicazione della direttiva a venditori a titolo accessorio e ad attività di post-vendita (ad es. gestori di sinistri).
In materia di trasparenza si pensi, poi, all’obbligo di comunicare la base e l’importo del compenso da parte degli intermediari assicurativi, nonché quello di comunicare l’importo di ogni compenso variabile. Sono, inoltre, previste disposizioni supplementari, applicabili agli intermediari assicurativi e alle imprese di assicurazione nel momento in cui propongono prodotti di investimento assicurativi, che contengono ampi riferimenti alla normativa dettata dalla direttiva Mifid.
Da ultimo, in tema di esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi, si segnala come la proposta di direttiva affronti il delicato tema della ripartizione delle competenze tra autorità di vigilanza dello Stato membro d’origine e dello Stato membro ospitante, soprattutto quando l’intermediario non dovesse ottemperare ai propri obblighi quando opera nello Stato membro ospitante.
Il Broker: Secondo Lei con l’abolizione dell’ISVAP e la creazione della IVASS, cambieranno le cose? E’ un authority, modello americano oppure “all’Italiana”?
Andrea Maura: La domanda è molto complessa e non può prescindere da uno sguardo a quello che è stato il  prezioso ed importante lavoro svolto dall’Istituto nel corso degli ultimi anni, anche in relazione al periodo antecedente l’entrata in vigore del Codice delle Assicurazioni, laddove il quadro normativo all’interno del quale si muovevano gli intermediari assicurativi era assai differente dal quello attuale. Si pensi ad esempio alle note circolari 241 del 1995, relative alla distribuzione di prodotti assicurativi tramite sportelli bancari e 393/D del 2000, relativa alla distribuzione di prodotti assicurativi tramite internet, che per molto tempo sono stati pressoché gli unici punti di riferimento degli operatori del settore, anche se non sono mancati momenti di vivace dialettica con il mercato (il pensiero va, tra l’altro, al provvedimento ISVAP n. 2946/11 in materia di conflitto di interessi degli intermediari).
Ciò detto, vedremo quale sarà l’approccio che la nuova Autorità attuerà una volta insediatasi, fermo restando che la stessa, al pari dell’ISVAP, dovrà muoversi in una realtà in continua evoluzione, dove il ruolo delle Autorità sovranazionali (in campo assicurativo EIOPA ed in campo bancario EBA) sembra destinato ad assumere un ruolo sempre più importante.
Il Broker: Lei si occupa anche  di Bancassicurazione, quali prospettive si aprono a seguito del Decreto Crescita 2.0? Quali sinergie con il mondo del brokeraggio assicurativo?
Andrea Maura: Come dicevamo sopra, il destino del Decreto 2.0 si sta decidendo in queste ore. Fatta questa premessa e sottolineato come non può ignorarsi la portata innovativa del provvedimento, laddove si occupa di collaborazione tra intermediari, bisogna considerare come il mercato abbia già conosciuto nel corso degli ultimi anni interessanti casi di architetture distributive complesse, che vedevano coinvolti sia intermediari della sez. D che della Sez. A o B, il tutto nel rispetto delle indicazioni e delle interpretazioni fornite ad oggi dall’ISVAP.
Vedremo come si concluderà l’iter del decreto che, ricordiamolo, non contiene solo provvedimenti in materia di assicurazioni.

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