Lo dice un recentissimo studio di Tecnocasa e CF Assicurazioni: il settore assicurativo non conosce crisi.
Si stima infatti che i premi contabilizzati del settore “danni” nei primi sei mesi del 2012 ammontino a circa 18,1 miliardi con un modesto calo dello 0,8% in valore nominale rispetto allo stesso periodo del 2011.
Per quanto attiene agli altri rami danni, che raccolgono 7,4 miliardi di premi totali, si registra invece una contrazione dello 0,9%.
In controtendenza il ramo RC Generale risultano in crescita registrando una crescita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il settore “property” (incendio, altri danni ai beni, perdite pecuniarie, assistenza e tutela legale) con un volume premi stimati di 2,9 miliardi, mostrerebbe una contrazione del -0,7%, mentre i rami infortuni e malattia, quelli apparentemente più penalizzati, presentano una variazione del -1,5%.
Il ramo infortuni si mantiene sostanzialmente invariato sia nel 2011 con un -0,3% sia nel secondo semestre del 2012 con un -1,5% accorpato al ramo malattia.
Questi i dati forniti dall’Associazione delle Imprese di Assicurazione che consentono di avere un quadro dello stato di salute del comparto assicurativo durante questo difficile 2012.
Il confronto con il 2011 parla chiaro: le assicurazioni in questa congiuntura economica non crescono ma certo non regrediscono in modo significativo a differenza dalla stragrande maggioranza delle altre industry.
In sintesi la vendita delle polizze infortuni non mostra particolari segni di cedimento. Certo i clienti degli intermediari assicurativi non sono differenti da quelli del settore creditizio, ma pur nell’ambito di una congiuntura fortemente negativa non sembrano voler rinunciare alle certezze offerte loro dalle coperture assicurative.
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